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Paolini - Biografia

1922 Pier Paolo Pasolini nasce, a Bologna, il 5 marzo. Il padre, Carlo Alberto Pasolini è ufficiale di fanteria, la madre, Susanna Colussi, è maestra elementare.

1939 S’iscrive alla Facoltà di Lettere a Bologna.

1942 Pubblica un volumetto di poesie Poesie a Casarsa. La raccolta è scritta in dialetto friulano, «lingua pura per poesia».

1943 L’8 settembre Pasolini fugge da sotto le armi e torna a Casarsa dalla madre e trascorre il periodo dell’occupazione nazista nella cittadina friulana e nel vicino borgo di Versuta.

1944 Esce il primo di due quaderni intitolati Stroligut di cà de l’aga, il primo documento dell’attività del gruppo che nel febbraio del 1945 fonderà l’Academiuta di Lenga Furlana.

1945
In autunno, si laurea con Carlo Calcaterra, con una tesi dal titolo Antologia della lirica pascoliana (introduzione e commenti). Finita la guerra, il padre torna dalla prigionia in Kenia, «reduce malato, avvelenato dalla sconfitta del fascismo,… distrutto, feroce, tiranno senza più potere».

Gran parte dei versi scritti dal 1943 al 1949 saranno raccolti poi nel volume L’usignolo della chiesa cattolica (1958). In dialetto friulano, invece, uscirà nel’49 Dov’è la mia patria e nel’53 Tal cour di un frut.

1947 E' l’anno della «scoperta di Marx» e dell’adesione al Partito comunista.

1949
Dopo la guerra insegna nella scuola media di Valvasone, viene accusato di corruzione omosessuale e processato. Pur assolto viene espulso dal Pci. Fu il primo di una lunga serie di processi che lo scrittore subì nella sua vita. Pier Paolo fugge con la madre a Roma e riprende a lavorare in una scuola di Ciampino. Tramite Sergio Citti scopre la Roma delle borgate che diventa lo scenario dei suoi romanzi di maggior successo. Iniziano i contatti con gli ambienti letterari romani, le polemiche, le pubblicazioni di testi di vario tipo.

1954 Raccoglie tutti i versi scritti in dialetto nel volume La meglio gioventù.

1955 E' l'anno dell'uscita del Canzoniere italiano, antologia della poesia popolare. Nello stesso anno dà alle stampe il primo romanzo: Ragazzi di vita. Il libro suscita accese polemiche e Pasolini viene incriminato per oscenità.

Stringe amicizia con Alberto Moravia, Elsa Morante e con l’attrice Laura Betti e diventa protagonista di varie polemiche politiche e intellettuali. Il mondo del sottoproletariato romano gli ispira, oltre ad alcuni versi contenuti nelle raccolte di poesie Le ceneri di Gramsci (1957) e La religione del mio tempo (1961), un nuovo romanzo Una vita violenta (1959).

A partire dal 1960 Pasolini passa dalla letteratura al cinema. Nel giro di pochi anni firma, oltre a varie sceneggiature, la regia di numerosi film. Nel 1961 è vittima di una campagna diffamatoria e viene addirittura accusato di rapina a mano armata.

Ai viaggi con Alberto Moravia in Africa e in India, da cui è nato L’odore dell’India (1962), seguono numerosi altri viaggi in tutto il mondo, soprattutto in Africa e nei Paesi arabi.

Nel 1960 esce Passione e ideologia (raccolta di saggi critici scritti tra il ‘48 e il ‘58); mentre nel ’64 viene pubblicata la raccolta di poesie Poesia in forma di Rosa.

1964
Grande risonanza ha il suo intervento sulla «questione linguistica»: la tesi da lui espressa nel saggio Nuove questioni linguistiche è criticamente controbattuta da filologi, linguisti, letterati, scrittori e sociologi.

1965 Inizia la produzione teatrale. Oltre alla stesura del Manifesto per un nuovo teatro (pubblicato nel 1968 sulla rivista diretta dal ’66 con Moravia e Alberto Carocci, «Nuovi Argomenti»), scrive e pubblica con tempi e modalità diverse una serie di sei «tragedie»: Pilade, Affabulazione, Calderón, Orgia, Porcile (legata all’omonimo film) e Bestia da stile.

1968
Suscita scalpore il suo intervento poetico Il Pci ai giovani!!, con cui attacca duramente il Pci e difende i poliziotti d’origine proletaria contro gli studenti, figli di borghesi e piccolo-borghesi.

1971 Dà alle stampe Trasumanar e organizzar. Il vertice della saggistica provocatoria dell'autore è costituito da due volumi: la raccolta di interventi apparsi su vari giornali dal ’73 al ’75, Scritti corsari (1975), e Lettere luterane, raccolta uscita postuma nel 1976 di articoli pubblicati sul «Corriere della Sera» e su «Il Mondo» nel corso del 1975, fino all’intervento per il congresso del partito radicale, letto dopo la sua morte.

1975
Muore assassinato in circostanze oscure tra il I° e il 2 novembre. All’alba del 2 novembre viene trovato ucciso all’Idroscalo di Ostia.

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