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D'Andrea Alessia

Biografia

Un esordio convincente, quello della D'Andrea, che, pur se ancora artista under 30, ha già collezionato non pochi successi, a partire dalla metà degli anni 90: esattamente nel 1996, quindicenne, arriva in finale al Festival di Castrocaro e l'anno successivo vince il Premio "Mia Martini", classificandosi al primo posto (sezione nuove proposte).

L'inizio del millennio le regala ancora delle belle soddisfazioni professionali: finalista al Premio San Martino nel 2001, a giugno dello stesso anno vince la XII edizione del "Premio Città di Recanati".

La Renilin, etichetta artistica indipendente fondata da Antonio Notaro, sceglie di scommettere su di lei, producendole due due Cd nel 2002, "Respiri" e "Segnali d'amore".

E' il 13 luglio 2004 e la D'Andrea, che si sta affermando come una delle voci più promettenti del pop-rock nostrano, ha un'occasione importante: quella di partecipare, in qualità di "guest star", al concerto del cantante, compositore e musicista scozzese Ian Anderson, leader dei Jethro Trull, un gruppo che la giovane promessa calabrese ha molto ammirato.

Anderson riconosce il talento di Alessia D'Andrea e la invita al concerto che tiene con l'orchestra del Teatro Regio di Parma, al "Centrale del Tennis" del Foro Italico, a Roma.

Un incontro felice che prende poi la forma di un CD singolo, "Locomotive Breath", una cover dei Jethro Tull impreziosita non solo dalla voce della D'Andrea, ma anche dal flauto di Anderson.

La partecipazione di Alessia a festival nazionali e internazionali le fa conquistare ancora riconoscimenti: nel 2005 è fra i sei finalisti del Cornetto Free Music Festival e nell'estate del 2006 partecipa al Festival "Hity na Czasie" vicino Varsavia, dove si esibisce in diretta su Radio ESKA e su TVP2.

Il 5 luglio 2008, al Pistoia Blues Festival, ha il privilegio di dividere il palco con i Jethro Trull, con cui ha il privilegio di dividere il palco.

Il suo nuovo album omonimo non tarda ad arrivare: interamente registrato fra Italia, Germania, Grecia, Canada e Regno Unito, esce il 9 marzo 2009, con dieci brani composti da lei stessa ("Astradeni's Lifetime" è di Theodore Zefkilis).

Al suo disco sono in molti a credere, a cominciare da musicisti come Stephan Zeh, Florian Ophale, Steafan Hanningan. Professionisti importanti, questi, che decidono di dare il loro contributo artistico a un progetto che valorizza una musicista ormai cresciuta, che guarda oltre i confini nazionali.

Altra nota biografica riguarda l'impegno della D'Andrea a fianco di Save The Children, di cui si trova traccia anche nel disco. Il pezzo di apertura dell'album è "Here He Comes", un brano denuncia sulle violenze subite da un ex bambino soldato.

L'attenzione al sociale della cantautrice cosentina si spinge anche oltre il testo di una canzone: ad ogni copia del disco, infatti, è allegata una moneta da 50 centesimi che testimonia il suo desiderio di condividere con il pubblico un gesto di solidarietà. La provocazione del packaging dell'album è insieme un invito rivolto ai fan a dare il proprio contributo, devolvendo la moneta e quello che si vuole a sostegno della campagna "Riscriviamo il futuro" per i bambini vittime della guerra.

L'infanzia ferita chiede amore, vicinanza, calore.

E Alessia D'Andrea dona la sua arte, che è un vero e proprio sorriso alla vita.

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