L’intimo legame tra la parola e la musica presente nella produzione madrigalista di Claudio Monteverdi – il quale già a partire dal Terzo libro dei madrigali a cinque voci aveva iniziato ad adoperarsi affinché l’Horatione non fosse più ancella ma signora dell’Harmonia – potrebbe rendere impensabile immaginare l’utilizzo della sua musica per testi diversi da quelli per i quali era stata scritta. Eppure nel 1607 a Milano veniva pubblicato il primo libro della Musica tolta da i madrigali di Claudio Monteverdi e d’altri autori […] e fatta spirituale da Aqulino Coppini, opera che oggi può apparire lesiva dell’integrità dell’opera ma che per l’uomo del tempo rappresentava una conferma in più del primato della poesia sulla musica, della grammatica sulla composizione musicale. Nei due anni successivi venivano pubblicati altri due libri, dove i versi originali erano sostituiti con quelli latini frutto dell’abile penna del Coppini, insegnante di retorica all’Università di Pavia e uomo al servizio del Cardinale Federico Borromeo.


Giovanni Acciai ha compiuto un paziente e meritevole lavoro di ricostruzione dell’ultima raccolta pubblicata dal Coppini nel 1609, raccolta dedicata interamente a Monteverdi, le cui pagine madrigalistiche convertite a lo divino vengono così restituite al pubblico moderno.


Nel pregevole compact disc che presentiamo oggi (pubblicato dall’etichetta Archiv nel 2017) lo stesso Acciai dirige il Collegium vocale et strumentale “Nova Ars Cantandi”, composto dai cantanti Alessandro Carmignani, Andrea Arrivabene, Massimo Altieri, Gianluca Ferrarini, Marcello Vargetto, e dall’organista Ivana Valotti.