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House Band

Gerardo Casiello

Non è sempre vero che l’incontro di due culture generi un vincitore e un vinto. Capita, al contrario, che a volte emerga una sintesi, un altro sentire. È il caso dell’incontro/scontro tra il microcosmo di provenienza, quello di San Giorgio del Sannio, e la realtà urbana, eterogenea e multiculturale di Roma di cui Gerardo Casiello, pianista e cantautore sannita, si fa interprete. La musica e le canzoni che egli compone sono infatti caratterizzate da un sound originale che unisce folklore musicale italiano, ritmi e colori sudamericani, qualche malinconia da chansonnier e antiche passioni per il blues e il jazz.
Gerardo Casiello nasce nel 1977 a San Giorgio del Sannio, dove a otto anni comincia a studiare pianoforte classico e più tardi, da autodidatta, la chitarra. Da qui egli inizia il suo percorso musicale esibendosi con varie formazioni locali e respirando quotidianamente, attraverso musiche, canti, balli e “racconti” familiari, la tradizione popolare alla quale appartiene. Sin da piccolo si interessa ad ogni genere di musica: dal pop dei Beatles al progressive rock, dal  blues al jazz, e non da ultimo alla canzone d’autore italiana: da Modugno a Paolo Conte, da De Andrè a Carosone, da Buscaglione fino a Rino Gaetano. Molti di questi artisti hanno inciso sulla sua maturazione artistica.
Nel 1996 si trasferisce a Roma per studiare alla Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza”, dove si laurea e stabilisce un saldo rapporto di collaborazione musicale con il suo relatore,  Francesco Giannattasio, docente di Etnomusicologia e, negli anni Settanta, musicista e membro fondatore de “Il Canzoniere del Lazio”. Giannattasio segue da vicino la produzione musicale di Gerardo, che dal 2003 propone con successo le proprie canzoni nei locali del centro e sud dell’Italia con un gruppo e un progetto denominati “Contrada Casiello”, diventando il produttore del disco “Contrada Casiello”, uscito nel mese di ottobre del 2009.
Altri musicisti hanno un ruolo importante nell’attuale percorso artistico di Gerardo: Nora Orlandi, sua maestra di canto, recitazione e dizione; Pasquale Minieri, nel cui studio il disco è stato registrato; Italo “Lilli” Greco, con cui sta attualmente collaborando per le sue nuove creazioni.

CONTRADA CASIELLO
Per quelli che come noi sono nati e  hanno vissuto  parte della loro vita in provincia, il meccanismo che contraddistingue il file-rouge delle canzoni che fanno parte di questo primo disco di Gerardo Casiello è quanto mai palpabile.
Se è vero che tutto il mondo è paese, il mondo sta nei confini di Contrada Casiello, tra il cartello di “benvenuti” e quello di “arrivederci”. E ciò che Gerardo ci propone è come una gita turistica in salsa di semplici emozioni, fotografie da una Polaroid senza smarrire il fuoco della prospettiva e, quindi, di quello che c’è e che va oltre.
Così, se i testi ci descrivono personaggi e accadimenti forse reali ma anche paradossali, quelli da “domeniche andando alla messa e poi al bar” o da notti insonni tra fumo e fili di luce con i grilli o le cicale fuori della finestra aperta, la costruzione musicale, sia melodica che armonica, collega in una sorta di alchemico corto circuito l’etnicità alle tipicità jazz e blues.
E non è casuale che due brani, pur cantati, siano arrangiati ed eseguiti da un’autentica banda.
C’è il sapore delle piccolezze, ma anche delle ricchezze, che il provincialismo insito dentro ognuno di noi  rappresenta. C’è anche tanta umanità, fatta di desideri e sogni, amori e disamori,  gioie e tristezze, solitudini e mille condivisioni.
Quasi come in quei film bianco e nero di Germi o di Zampa dove l’italianità delle cose di tutti i giorni rasenta la poesia tra il grottesco e la commedia… ma piena di verità.
Tutto questo a parte… “Contrada Casiello” è solo un disco: un disco di canzoni che, mescolando alle note i suoni, cerca di trasmettere colori e sfumature provocandoti un sorriso… e una piccola riflessione.


Relazioni con la stampa:
Maurizio Quattrini
338/8485333

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