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Il Gufo reale

Il gufo oggi

Le informazioni disponibili sullo status e la distribuzione del gufo reale (Bubo bubo) in Italia non sono sufficienti a fornire un quadro preciso e uniforme. Nonostante le caratteristiche così eclettiche, il gufo reale si trova oggi in una situazione critica. Per arrivare a ciò sono intervenuti fattori molto diversi tra loro, quali le pesanti persecuzioni subite (in particolar modo dal dopoguerra agli anni '70), la minaccia sempre crescente rappresentata dal rischio di impatto che la rete elettrica e la modifica di molti degli ambiti rurali successiva alla crescente industrializzazione che hanno ridotto il suo areale frammentandone le popolazioni distribuite essenzialmente sulle catene alpina e appenninica.

Centri di Recupero per animali Selvatici

Da oltre 30 anni il WWF gestisce 11 Centri di Recupero: veri e propri Pronto Soccorso che ogni anno accolgono e curano migliaia di animali selvatici feriti o in difficoltà. Fra alimentazioni e terapie, fasi di pronto soccorso, riabilitazioni post-chirurgiche, la vita dei centri vede un’attività giornaliera molto intensa e un impegno di risorse importante.
Il WWF protegge il gufo reale grazie ai Centri di Recupero per Animali di cui questa specie è spesso ospite. Ad esempio lo scorso anno nel CRAS dell’Oasi WWF di Valpredina, per la prima volta, è stato liberato in natura un esemplare di gufo reale nato da una coppia di esemplari inabili al volo. Il maschio a causa di un grave trauma per folgorazione e la femmina, invece, per un trauma da impatto cui è seguita l’amputazione di un’ala.
Oltre a soccorrere esemplari in difficoltà il WWF ha individuato 3 tipologie di intervento ritenute necessarie per la salvaguardia della specie:

1)     lo sviluppo di progetti di ricerca sullo status e la distribuzione della specie, in particolar modo nelle aree della penisola per le quali le informazioni sono più carenti (Alpi, meridione d'Italia);
2)      la limitazione degli effetti dovuti alla presenza sul territorio delle linee elettriche a media e alta tensione;
3)      l'attuazione di seri e durevoli progetti di ripopolamento della specie in aree campione.


Chi è il gufo reale

Caratteristiche fisiche

Si tratta di un uccello dalle notevoli dimensioni. È la specie di gufo più grande con un'apertura alare da 1,60 fino a 2 metri per gli esemplari femmine più grandi, ed un'altezza che varia negli adulti dai 65 agli 80 centimetri.

Biologia

Durante i momenti di inattività dorme su grossi rami o su cenge rocciose ben nascosto dal fogliame, sfruttando anche il suo piumaggio particolarmente mimetico.

Etologia

Vive la maggior parte del tempo nel nido ed è attivo prevalentemente di notte, come lo sono la maggior parte delle specie di Strigiformi.

Riproduzione

Il gufo reale è una specie particolarmente eclettica sia nella scelta del sito di nidificazione che nelle abitudini alimentari. Sebbene il principale habitat di nidificazione in Italia sia rappresentato dalle pareti rocciose, la specie può potenzialmente nidificare in situazioni estremamente varie (cave o base di un albero). La femmina depone 2-3 uova bianche dal guscio ruvido (raramente sino a 4) che cova 34-36 giorni; i piccoli restano al nido per 5-6 settimane e vagano quindi nei dintorni per altri 20-30 giorni, dipendendo dagli adulti per il reperimento del cibo.

Alimentazione

La dieta è variabile e costituita principalmente da piccoli mammiferi, sebbene la preda-tipo sia delle dimensioni di un coniglio. Come gli altri rapaci notturni ingoia intere le prede di piccole o medie dimensioni “rigettando” le parti non digeribili sotto forma di cilindri contenenti pelo, piume e ossa dette “borre”.

 

Le Alpi sono uno degli ecosistemi montani più intensamente sfruttati al mondo. Nonostante ciò, rappresentano una delle aree più selvagge e ricche di biodiversità in Europa . Lo scopo del WWF e di tutti coloro che sceglieranno di sostenere il progetto Alpi è quello di conservare questo patrimonio naturale per il futuro, per noi e per le prossime generazioni.

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