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Ritratto d'autore: Frank Bridge (1879-1941)

in onda giovedì 14 gennaio alle ore 17,00

Ritratto d'autore: Frank Bridge (1879-1941)La celebrità di Frank Bridge è legata almeno in parte all'omaggio musicale del suo allievo Benjamin Britten, che in suo onore compose le "Variations on a Theme of Frank Bridge" nel 1937, quattro anni prima della morte del maestro.

Originario del Sussex dove era nato nel 1879, Bridge emerge come musicista a tutto tondo; suona il violino e la viola, facendo parte del "Quartetto Grimson", del "Quartetto Joachim" e, per quasi venti anni, dell'"English String Quartet" (nel 1904 eseguì in prima inglese il Quartetto appena composto da Debussy); questa esperienza cameristica come esecutore di alto livello inciderà moltissimo nello sviluppo compositivo di Bridge.

Il musicista inglese si cimentò anche nell'attività di direttore: fu a capo di orchestre quali la New Symphony, quella del Covent Garden, Philharmonic e London Symphony, oltre che - dopo il 1923 - delle orchestre americane di New York, Boston, Cleveland e Detroit; con suo grande rammarico, Bridge non riuscirà mai ad ottenere un incarico stabile: sebbene siano evidenti le sue eccellenti qualità musicali, gli orchestrali non gli riconoscono alcun carisma direttoriale.

Lo stile compositivo di Bridge possiede un suo marchio distintivo, riconoscibilissimo come "inglese" e al contempo legato alla lezione europea; all'interno della sua produzione la Prima Guerra traccerà una netta linea di demarcazione, aprendosi ulteriormente alle suggestioni continentali laddove l'Inghilterra tende ad isolarsi in un suo certo conservatorismo.

La musica di Frank Bridge, celebre ed eseguita fino agli anni '30, fu dimenticata dopo la sua morte per olre trent'anni; grazie all'opera dei compositori inglesi Benjamin Britten e Anthony Payne e dell'editore Paul Hindmarsh l'opera del musicista inglese a partire dagli anni '70 è stata nuovamente valorizzata e studiata, eseguita ed incisa.

Di Frank Bridge proponiamo inizialmente il poema sinfonico "Summer", composizione del 1914 al cui ascolto il piccolo Britten - ad appena dieci anni - si sentì letteralmente "colpito al fianco".

Il secondo brano in programma, tratto ancora dalla non cospicua produzione orchestrale di Bridge, è la Suite orchestrale "The Sea", composta nel 1912; questo lavoro è suddiviso in quattro parti (veduta marina - mare spumeggiante - chiaro di luna - tempesta) e la sua ispirazione non nasconde i suoi legami con Debussy e Rimsky Korsakov; contrariamente ad altri lavori di Bridge, questa suite sarà presente nelle stagioni concertistiche inglesi regolarmente, almeno fino agli anni '30.

Ascolteremo questi due lavori sinfonici di Frank Bridge nell'interpretazione della New Zealand Symphony Orchestra diretta da James Judd in una registrazione del 2002.

Il Primo Quartetto per archi è una composizione del 1906; unico dei quattro quartetti ad essere suddiviso in quattro movimenti, fu scritto per partecipare ad una competizione organizzata dall'Accademia Filarmonica di Bologna, e porta come sottotitolo proprio il nome della città italiana; l'incisione proposta dal "Quartetto Maggini" porta la data del 2003.

Ultima proposta della trasmissione odierna è "Phantasm", rapsodia per pianoforte ed orchestra composta nel 1931; alla sua prima esecuzione nel 1934 questa composizione fu accolta dal pubblico londinese come un esempio di come Bridge avesse deformato la sua ispirazione compositiva per poter stare al passo con le tendenze moderne; la critica era rimasta legata allo stile morbido ed evocatore del Bridge anteguerra, e non accettò facilmente quest'opera fantastica e visionaria.

Di questa composizione di Bridge fu detto che essa non solo guarda indietro, con rabbia e con dolore, alla prima Guerra Mondiale, ma appare anche come una torva profezia della Seconda; la ascolteremo interpretata dal pianista Howard Shelley, accompagnato dalla BBC National Orchestra Of Wales diretta da Richard Hickox in una registrazione del 2002.
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