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Ritratto d'autore: Ernest Chausson

in onda lunedì 4 luglio alle ore 12,00

Ritratto d'autore: Ernest Chausson Ernest Chausson (Parigi, 21 gennaio 1855 - Limay, 10 giugno 1899) viene generalmente classificato come un compositore post-romantico, la cui produzione risente in modo significativo dell'influsso di Franck e di Wagner.

Allievo di Jules Massenet e di César Franck al Conservatorio di Parigi, ha ereditato dal primo il gusto per una raffinata tornitura melodica e dal secondo una propensione per grande contabilità e una spiccata sensibilità timbrico-armonica.

Nato in una benestante famiglia borghese, Chausson studiò legge e divenne avvocato prima di abbandonare la pratica presso la Corte d'Appello di Parigi e cominciare a seguire, all'età di 25 anni, i corsi di composizione al Conservatorio di Parigi.

Come molti suoi coetanei colleghi, fu ben presto preso dalla febbre wagneriana e si recò in pellegrinaggio a Bayreuth per rendere omaggio al genio del compositore tedesco. Nel primo dei due viaggi, ebbe modo di assistere in compagnia di Vincent d'Indy alla prima esecuzione del Parsifal.

Nel 1886 divenne Segretario della Société Nationale de Musique e programmò costantemente le composizioni dei musicisti francesi suoi contemporanei, contribuendo a far conoscere le loro opere.

Precocemente scomparso a seguito di una banale caduta dalla bicicletta, Chausson ebbe anche il merito di aver svolto un'efficace funzione di tramite fra ambienti artistici diversi. Attratto dalla letteratura così come dalla pittura e dalla musica, il suo salotto riceveva regolarmente l'élite artistica di Parigi: Henri Duparc, Gabriel Fauré, Claude Debussy, Isaac Albéniz, Stéphane Mallarmé e Claude Monet erano suoi ospiti abituali.

La sua opera è tradizionalmente suddivisa in tre periodi. La prima stagione creativa, che si conclude nel 1886, è segnata sia dall'influenza dello charme melodico di Massenet che da una ricchezza e audacia armonica di derivazione wagneriana. Nel secondo periodo la scrittura musicale di Chausson è divenuta più elaborata e ha acquistato un maggiore carattere drammatico. In particolare la forma ciclica e le modulazioni presenti nella Sinfonia in si rimandano direttamente a Franck.

Durante la terza fase della sua produzione, che si fa generalmente cominciare nel 1894, l'anno della morte del padre, Chausson è andato alla ricerca della struttura classica francese e si è dedicato alla musica da camera, suggestionato dalle letture dei poeti simbolisti e degli scrittori russi Turgenev, Dostoyevsky e Tolstoy.

I primi due ascolti della trasmissione sono esplicativi della produzione di Chausson in campo vocale, che si distingue nel suo catalogo musicale - quantitativamente modesto, con soli 39 numeri d'opera - per qualità e originalità: Les Papillons, lirica per voce e pianoforte op. 2 n. 3 (da "Sette mélodies " per voce e pianoforte, composte tra il 1879 e il 1882), e Poème de l'amour et de la mer op. 19 per voce e orchestra.

Nelle melodie, che per certi versi preludono a Debussy, Chausson trova una propria identità che tuttavia a tratti lascia spazio al riaffiorare della personalità del maestro Massenet e di Fauré.

Riguardo alla sua produzione sinfonica, mentre il Poema in mi bemolle maggiore op. 25, per violino e orchestra è sempre stato presente nel repertorio violinistico e la Sinfonia in si è spesso eseguita, al contrario i poemi sinfonici e la musica da camera di Chausson trovano ancor oggi poco spazio in cartellone.

Oggi avremo l'occasione di ascoltare Soir de fête, poema sinfonico op. 32 e il Concerto in re maggiore per violino, pianoforte e quartetto d'archi op. 21, composto fra il 1889 ed il 1891 su invito di Eugene Ysaye.

Ernest Chausson (1855-1899)

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