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Diciamo insieme sì alla creazione di un Comitato olimpico dell'Unione Europea

Insieme di norme indirizzate alla creazione di un Comitato Olimpico UE

Rispetto alla proposta di quattro anni, facciamo un ulteriore passo avanti. Vogliamo la creazione di un Comitato Olimpico della UE (non più solo una delegazione unificata). E ora abbiamo sullo sfondo le Olimpiadi di Roma.

Diciamo insieme sì alla creazione di un Comitato olimpico dell'Unione Europea





Chiediamo che l'Unione Europea si presenti ai futuri Giochi della XXXIII Olimpiade di Roma 2024 sotto un'unica bandiera, con un unico comitato, un'unica delegazione e un'unica squadra: la squadra dell'Unione Europea, con i migliori rappresentanti, per qualsiasi ruolo, dei ventotto paesi dell'Unione Europea.

Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile. A chi lo ritiene fuori portata basti indicare lo splendido esempio delle nazionali di calcio del Regno Unito che, in occasione dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra 2012 sono tornate a riunire calciatori inglesi, gallesi, scozzesi e nordirlandesi, divisi nelle rispettive nazionali in occasione dei Campionati europei e mondiali.

Se lo si vuole, è possibile. Otto anni di tempo sono ampiamente sufficienti all'unificazione dei comitati olimpici nazionali in un unico organismo capace di organizzare per le XXXIII Olimpiadi un'unica delegazione e un'unica squadra che parteciperà alle gare sotto un'unica bandiera. Se lo si vuole, è possibile.

Quattro le motivazioni, ognuna delle quali da sola sarebbe sufficiente a giustificare questa scelta.

1. Risparmio, economia di scala: non ha senso sovvenzionare pletorici comitati olimpici composti da centinaia di dirigenti. E sterminate delegazioni olimpiche con uno staff numerosissimo: dirigenti, medici, fisioterapisti, allenatori. Ci sono molte nazioni che inviano un solo atleta per disciplina: al suo seguito, come minimo, troviamo un dirigente della federazione, un allenatore, un altro esponente dello staff tecnico. Tutto personale che può essere messo a disposizione di altri atleti. In questi tempi di crisi il risparmio ricavato sarebbe notevole.

2. Efficienza: soltanto atleti con reali possibilità di medaglie verrebbero portati alle Olimpiadi. Questo costituirebbe un ulteriore risparmio e permetterebbe di organizzare, come negli Stati Uniti, degli appassionanti e seguitissimi gare di qualificazione (trial europei) in molte discipline.

3. Competitività: Attualmente nessuna squadra dell'Unione Europea è in grado di competere con Cina e Stati Uniti per la vittoria nel medagliere totale. L'Unione Europea nel suo insieme costituirebbe una entità di dimensioni paragonabili a quella delle due potenze sportive internazionali con reali possibilità di vittoria nella classifica complessiva. 

4. Prospettiva: l'Unione Europea è ancora un entità politica in fieri. Fino a questo momento l'economia è senza dubbio l'ambito in cui sono stati fatti i maggiori passi in avanti verso l'integrazione, ma tra l'Europa delle banche e l'Europa dei popoli potrebbe essere proprio lo sport il fattore di integrazione decisivo anche nella percezione e nei sentimenti dei cittadini europei.

Diciamo insieme sì alla creazione di un Comitato olimpico dell'Unione Europea con un'unica delegazione e un'unica squadra dell'Unione Europea ai futuri Giochi della XXXIII Olimpiade di Roma 2024. E se non dovesse essere Roma, va benissimo lo stesso.

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