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Alcuni validi motivi per fare... fagotto

in onda domenica 22 dicembre alle ore 15,30

Alcuni validi motivi per fare... fagottoMisura quasi due metri e mezzo, ben dissimulati poiché ripiegati ad arte; come l'oboe è munito di un'ancia doppia, e nella famiglia dei legni rappresenta generalmente il basso: stiamo parlando del Fagotto, strumento protagonista della nostra trasmissione.

Bombarda e Dulciana, strumenti antichi di nome colorito e sonorità dolce, sono tra i suoi progenitori; nato a metà del '600, il fagotto a fine secolo venne introdotto in orchestra nelle opere teatrali di Cesti, Lully, Purcell; Antonio Vivaldi amò tanto il suo suono caratteristico da scrivere ben 39 concerti in cui il fagotto salta repentinamente dal registro basso a quello acuto, simulando dialoghi sonori altamente virtuosistici.

Nel corso del XVIII secolo il fagotto esplora le sue potenzialità tecniche ed espressive con risultati interessanti, di cui presentiamo due esempi; Luigi Merci (1695 ca. - 1751), italiano ma attivo soprattutto a Londra e noto anche come esecutore, compose nel 1735 per il fagotto - sostenuto dal basso continuo - le sue sonate dell'op. 3.

Il sassone Johann Christoph Graupner (1683 - 1760), amico di Telemann ed ammirato da Bach, in terra di Germania fu uno dei massimi estimatori dello stile vivaldiano e, come si evince anche dal concerto che ascolteremo, ispirato imitatore del nostro Prete Rosso.

Alla fine del '700 lo stile galante richiede agli strumenti maggiori possibilità di espressione; in questa dimensione di ricerca si inserisce Wolfgang Amadeus Mozart, che durante il soggiorno salisburghese esplora le sonorità del fagotto nelle sue varie caratteristiche - quelle puramente virtuosistiche ma soprattutto quelle espressive - nel Concerto per fagotto e orchestra K 191, primo dei suoi Concerti solistici dedicati agli strumenti a fiato.

Bavarese di nascita, (1763-1845) apprese le tecniche esecutive degli strumenti a fiato da autodidatta, quando ancor molto giovane era assai lontano dal pensare che sarebbe divenuto un musicista di consumato mestiere; assai attivo e noto in Italia, egli scrisse per Venezia Milano Napoli e soprattutto Bergamo, e Gioachino Rossini, nel consigliare ai giovani di studiare le sue opere, ne magnifica il carattere drammatico, cantabile e melodico.

Il periodo romantico adotta il fagotto soprattutto nei concerti solistici specificamente dedicati ad esecutori di fama, oppure gli attribuisce in orchestra un ruolo descrittivo, evocativo e caratteristico; così a fine secolo, nella danza da "L'apprendista stregone" di Paul Dukas resa celebre da Walt Disney, e nel Novecento in "Pierino e il Lupo" di Sergei Prokofief dove, divenendo vero e proprio personaggio, il fagotto dipinge la figura del nonno.

Tra i brani per fagotto più importanti del XX secolo vi è Ciranda das sete notas, Fantasia per fagotto ed archi composta dal brasiliano nel 1933, anno della sua prima esecuzione a Rio de Janeiro.

Gli anni tra il 1974 e il '77 vedono la composizione del Concerto per fagotto e orchestra del milanese Nino Rota (1911 - 1979), noto e ricordato soprattutto nella sua collaborazione cinematografica con Federico Fellini, ma validissimo autore di opere teatrali e strumentali.

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