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Lo spettacolo itinerante

"Questa non è Liverpool o Glasgow. Questa non è l’Inghilterra. Questa è l’Irlanda e qui abbiamo un problema diverso." Michael McCann in Titanic. Nascita di una leggenda

 

Titanic. Nascita di una leggenda  concluse la produzione in Serbia nel settembre 2011, trasportando telecamere, costumi e attori in Irlanda per finire le riprese.
Neve Campbell (Joanna Yaegar) era eccitata all’idea di lavorare nuovamente in Irlanda, avendo recitato in una commedia durante il Festival del cinema di Dublino nel 2006. “Passo un bel po’ di tempo in Irlanda”, spiega, “ho amici lì e ho viaggiato molto per la campagna irlandese, anche durante le vacanze”. "Cosa mi piace dell’Irlanda? Le persone sono fantastiche. Sono modeste, che è una buona cosa. La campagna è stupenda: ti toglie il fiato, nonostante il clima. La troupe è stata fantastica. Sono allegri, entusiasti, con i piedi per terra…”.
Questa era la prima volta in Irlanda di Chris Noth. Le persone sono straordinariamente accoglienti. Anche in Serbia era così, ma si trattava di un’ospitalità di diverso tipo. L’Irlanda è sempre stata una cugina fedele per l’America, soprattutto per New York e Boston. Gli irlandesi fanno parte della nostra cultura, della nostra storia e del nostro paese. Sono dei cugini”.
Nemmeno Sir Derek Jacobi aveva mai lavorato in Irlanda prima, sebbene avesse diretto Kenneth Branagh in una versione itinerante dell’Amleto, andata in scena al Gaiety Theatre di Dublino nel 1998. “E’ stato bello”, sorride Derek. “Una troupe fantastica, un cast fantastico. La mia sistemazione anche era ottima. Tutti sono stati gentili. E’ molto facile procurarsi un pasto a fine giornata. Molti ottimi ristoranti. Il lavoro è stato duro, le ore di riprese sono sempre molto lunghe. Ma in quel contesto, tutto era meno pesante”.
Ophelia Lovibond, che interpreta Kitty Carlton, aveva già lavorato a Belfast in passato, ma questa era la sua prima volta oltre il confine con l’Irlanda del Nord. Nei suoi giorni liberi, Ophelia girava per Dublino, ammirandone l’architettura georgiana.
Per Kevin Zegers (Mark Muir), non c’era tempo per girare. L’attore ha avuto pochissimo tempo libero  nei quattro mesi della produzione. “Sedevo con Ciaran Donnelly e il resto della troupe e pensavo ‘Cosa abbiamo fatto la scorsa settimana?’, non avevo idea di dove fossimo e di cosa stessimo facendo. Erano ritmi di lavoro serrati, non realizzavo nemmeno in quale parti dell’Irlanda ci trovassimo. Alloggiavo in un hotel a Dublino e in una casa in Serbia. Lavoravo e andavo a dormire”, dice Kevin. In Irlanda, la produzione si ingrandì, racconta il produttore Paul Myler: La serie inizia a prendere un sapore diverso. Iniziammo a girare con una seconda unità, non una seconda unità in senso tradizionale. Le seconde unità di solito si concentrano sulle piccole cose, come i cavalli al galoppo etc. Questa è invece una seconda unità che affianca in tutto e per tutto la prima unità. E’ stata una vera sfida, coordinare due unità simultaneamente”.
Paul continua: “La nostra unità principale gira per un totale di 98 giorni. Se non calcoliamo la Serbia, la prima unità gira a Dublino per 66 giorni e la seconda per 37. Si possono aggiungere delle telecamere, i componenti della troupe, un secondo regista, ma non si può dividere il cast, quindi la sfida maggiore è stata la disponibilità del cast. Se un attore era richiesto dalla prima unità, ecco che non poteva lavorare per la seconda”.
Al regista Robert Quinn (Primeval) venne affidata la seconda unità. Ciaran Donnelly spiega che invece di pensare in termini di una seconda unità tradizionale, questa seconda unità doveva essere “concepita allo stesso livello della prima. All’inizio ci sono stati degli aspetti su cui lavorare ma alla fine tutto è andato per il meglio”.  Per il direttore della fotografia James Welland, tuttavia, questa impostazione non è stata priva di difficoltà. Una seconda unità crea solitamente la sequenza del titolo, le inquadrature d’ambientazione etc. In Titanic. Nascita di una leggenda , le scene principali sono state girate dalla seconda unità. Per Kevin Zegers, che è presente nella maggior parte delle scene nell’arco delle 12 puntate, una seconda unità significava soltanto una cosa: meno tempo libero. Tuttavia, l’attore ha apprezzato il fatto di lavorare con due registi, ognuno con il suo stile. Era come interpretare lo stesso personaggio in due serie distinte, sorride.

"Quando arrivammo in Irlanda, avevo già inquadrato chi fosse Mark Muir e cosa volevo fare di quel personaggio”, dice Kevin. “Mi sono gettato a capofitto nel lavoro”.
"Siamo stati fortunate ad avere due unità”, sottolinea Denise Gough (Emily McCann). “Altrimenti, il lavoro non sarebbe ancora terminato!”.

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