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Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in Italia

in onda sabato 28 aprile alle ore 21,00

Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in ItaliaIl pianista russo Grigory Sokolov suonerà a Milano per la Società dei Concerti mercoledì 2 maggio alle ore 21, presentando un programma comprendente musiche di Rameau, Mozart e Brahms. Nato a Leningrado nel 1950 e vincitore a soli sedici anni del Concorso Pianistico Internazionale Ciajkovkij di Mosca, Sokolov si è affermato in ambito internazionale verso la fine degli anni '80 ed è attualmente considerato tra i maggiori pianisti viventi se non addirittura - secondo alcuni critici - il migliore. Due giorni dopo il concerto milanese Sokolov si esibirà al Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, dove nel 2008 gli fu assegnato il premio "Arturo Benedetti Michelangeli".

I Dodici Violoncellisti dei Berliner Philharmoniker saranno a Torino il 4 maggio per un concerto fuori abbonamento inserito nella stagione di Lingotto Musica. La formazione festeggia quest'anno quarant'anni di attività e propone come di consueto un'eterogenea silloge di brani originali e trascrizioni a loro dedicate, che partendo da Mendelssohn e Brahms, passando per Poulenc e Jean Françaix, giunge fino a Glenn Miller e Duke Ellington. A proposito di questa impostazione programmatica il portavoce del gruppo Martin Menking ha affermato: "In generale cerchiamo di offrire programmi trasversali, in modo che l'ascoltatore più serio sia obbligato a divertirsi, mentre quello meno impegnato possa confrontarsi con linguaggi più complessi".

La 75esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, la cui cerimonia inaugurale avrà luogo venerdì 4 maggio, ospiterà il giorno dopo presso il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze il pianista rumeno Radu Lupu. Allievo di Heinrich Neuhaus presso il Conservatorio di Mosca, Lupu diede l'avvio alla sua carriera aggiudicandosi nel giro di tre anni il primo premio in altrettanti prestigiosi concorsi: il Van Cliburn nel 1966, l'Enescu International nel 1967 e il Leeds International nel 1969. Il critico musicale del Guardian ha scritto di lui: "Ha nelle mani i pianissimi 'celesti' di Richter, i fortissimi squillanti di Gilels, gli accordi misteriosi di Cherkassky. E ogni cosa gli riesce con disarmante facilità".

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