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Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in Italia

in onda domenica 11 dicembre alle ore 21,00

Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in ItaliaIl violinista greco Leonidas Kavakos sarà ospite martedì 13 dicembre della Società del Quartetto di Milano, per il primo concerto di una serie comprendente l'esecuzione integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Accompagnato dal pianista Enrico Pace, Kavakos eseguira le Sonate op. 23, 96 e 24 - la celeberrima "Primavera" - e nei successivi concerti previsti per il 7 febbraio e il 17 aprile 2012 le rimanenti sette, concludendo il ciclo con la monumentale Sonata a Kreutzer. Nato ad Atene nel 1967, Kavakos si dichiara fortemente attratto dalla musica della sua terra natia, pur ammettendo che "in Grecia non è facile diventare musicisti: vi sono ancora seri problemi organizzativi. Non tanto mancanza di scuole di musica, ma di un sistema di istruzione che possa supportare il musicista". Problema evidentemente in comune con un'altra grande penisola mediterranea... In occasione di un concerto tenuto alla Scala di Milano nel 2009, il critico musicale del "Corriere della Sera" Enrico Girardi ha definito l'interpretazione bachiana di Kavakos "da perdere la testa per tecnica e musicalità".

Lunedì 12 dicembre alle ore 21 presso il Teatro La Pergola di Firenze sarà protagonista l'Ensemble Zefiro con un programma denominato "Harmoniemusik", secondo la definizione germanica di origine settecentesca attribuita ai complessi da camera di strumenti a fiato. Fondato nel 1989 dagli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi con il fagottista Alberto Grazzi, l'Ensemble Zefiro deve il proprio nome al dio greco dei venti, in evidente relazione con il ruolo preponderante svolto dai fiati nell'organico del complesso. Il programma del concerto fiorentino - che sarà replicato a Belluno il 13 dicembre - comprenderà oltre all'Ottetto op. 103 di Beethoven e alla splendida Serenata in do minore K 388 di Mozart una serie di gustose trascrizioni dal Barbiere di Siviglia di Rossini, tratte da quel vasto repertorio assi in voga nei secoli scorsi, in cui venivano rielaborate in chiave cameristica celebri pagine dalle opere di maggior successo.

Il vulcanico Daniel Barenboim, appena reduce dall'inaugurazione della stagione lirica del Teatro alla Scala, porta avanti nella stessa sede il ciclo avviato il 6 novembre scorso dedicato all'integrale delle Sinfonie beethoveniane e comprendente alcune importanti composizioni di Arnold Schoenberg. Il singolare abbinamento tra i due autori tende in realtà ad evidenziare la continuità storica che lega l'implicita "prima scuola" viennese rappresentata dalla triade Haydn-Mozart-Beethoven e la cosiddetta Seconda Scuola di Vienna fondata da Schoenberg con i discepoli Berg e Webern. Scuole apparentemente antitetiche, ma entrambe contrassegnate dalla ricerca di nuove forme e linguaggi attraverso la trasformazione e il superamento dei precedenti. Nel concerto in programma giovedì 15 dicembre, Barenboim e la Filarmonica della Scala interpreteranno la Settima e l'Ottava Sinfonia di Beethoven insieme al Concerto per violino e op. 36 di Schoenberg. Per l'occasione, il solista è stato scelto in ambito "familiare": il violinista Michael Barenboim è infatti figlio del direttore e della pianista russa Elena Bashkirova.

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