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Protagonisti: Luca Sanzò

in onda giovedì 4 settembre alle ore 21

Protagonisti: Luca SanzòIn ogni famiglia che si rispetti ci sono presenze più imponenti, personalità talvolta invadenti che offuscano le altre figure, pur ugualmente importanti e senza le quali la vita non sarebbe la stessa: nel caso degli strumenti ad arco il repertorio è effettivamente fagocitato dal violino, e la viola rimane spesso in ombra: ma provate ad immaginare una sola sinfonia - senza volerci addentrare nella musica cameristica - privata del calore e del colore di questo strumento; al suono della viola e al multiforme caleidoscopio delle sue possibilità dedichiamo la trasmissione di oggi, nelle interpretazioni di un valente esecutore di questo strumento, Luca Sanzò.

Allievo del grande Bruno Giuranna, Sanzò - attualmente docente presso il Conservatorio di Roma - ha saputo spaziare tra generi ed epoche, dal classicismo alla musica contemporanea, dai repertori barocchi all'improvvisazione, ed è oggi uno dei più validi musicisti italiani della sua generazione; l'attenzione di Luca alle produzioni contemporanee, insieme ad una versatile disponibilità, ha favorito la sua collaborazione con compositori del nostro tempo, dando così un valido apporto all'arricchimento della letteratura per il suo strumento; in questo ambito ricordiamo anche la sua opera di revisione dei Quarantuno capricci per viola sola del ferrarese Bartolomeo Campagnoli (1751 - 1827).

Con la sua viola (appartenuta a Luciano Vicari, storico componente del complesso "I Musici"), Sanzò si è esibito, sia come solista che all'interno di formazioni cameristiche che come prima viola in orchestra, nelle maggiori sale del mondo, ed all'interno delle stagioni sinfoniche e cameristiche di importanti teatri; affettuosamente chiamato da alcuni colleghi "Luca degli Onirici", Sanzò ha una discografia di tutto rispetto che ben rispecchia la molteplicità dei suoi interessi, e da essa traiamo il programma della nostra trasmissione.

Un primo ascolto di matrice classica ci propone l'inusuale accoppiamento tra violino e viola, privi del canonico apporto armonico dello strumento a tastiera; il Duo concertante op. 5 di Alessandro Rolla è un brillante esempio di profonda intesa tra due interpreti: in questi brani, come ha scritto Enzo Siciliano, si avverte "specie nei tempi lenti, o nel grappolo di variazioni... una devozione per la trasparenza, per la ricerca d'una piccola fiamma di verità emotiva da valorizzare".

Al 1842, anno in cui videro la luce anche i 3 Quartetti op. 41 e il Quintetto op. 44, appartiene il Quartetto per pianoforte e archi op. 47 di Robert Schumann qui interpretato da una formazione tra le più interessanti del panorama cameristico italiano, il Quartetto Michelangelo (di cui Sanzò è uno dei fondatori), e delle cui incisioni schumanniane così ha parlato la stampa estera: "Questo è sicuramente il modo in cui Schumann avrebbe voluto ascoltare le sue partiture".

Al suono della viola nella sua essenza è dedicato il brano dall'esplicito titolo Violasola, composto nel 1978 da Goffredo Petrassi, mentre alla viola di Sanzò si uniscono nuovamente gli altri componenti del Quartetto Michelangelo (Elena Matteucci al pianoforte, Francesca Vicari al violino e Luigi Piovano al violoncello) nel Quartettsatz (movimento di quartetto) di Gustav Mahler.

Luca Sanzò esegue la composizione di Franco Donatoni datata 1979 dal titolo About con alcuni elementi di un'altra compagine italiana, dedita con successo al repertorio contemporaneo; si tratta del Freon Ensemble, qui rappresentato, oltre che dal violista romano, dal violinista Giulio Arrigo e da Stefano Cardi, chitarrista nonché direttore dell'ensemble.

Conclude questo interessante itinerario nel mondo della viola una melodia popolare sefardita dal titolo Para que quero interpretata dalla voce di Evelina Meghnagi con la quale Luca Sanzò e la sua viola intessono linee magiche e suggestive.

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