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Grandi direttori: Gustavo Dudamel

in onda giovedì 7 luglio alle ore 12,00

Grandi direttori: Gustavo Dudamel "Credo di aver deciso di voler diventare musicista nel momento in cui sono entrato al Conservatorio, a quattro anni. Volevo studiare il trombone, come mio padre, ma non avevo il braccio abbastanza lungo e dovetti ripiegare sul violino. Poi un giorno, ad un concerto di mio padre, mi identificai tanto con quella persona che stava sul palco e che aveva uno strumento che non suonava. Capii allora che il suo strumento era l'orchestra intera." .

È iniziato così il percorso musicale di quello che, a sentire Simon Rattle, "è il più importante fenomeno oggi prodottosi nel campo della musica classica". Classe 1981, Gustavo Dudamel (Barquisimeto, Venezuela, 26 gennaio 1981) è oggi invitato dalle maggiori orchestre, da poco ricopre la carica di Direttore Principale della Gothenburg Symphony, rimane il Direttore Musicale della 'sua' orchestra, l'Orchestra Giovanile Simón Bolívar del Venezuela, ha già debuttato al Teatro alla Scala con Don Giovanni e il prossimo anno sostituirà Esa-Pekka Salonen alla direzione musicale della Los Angeles Philharmonic Orchestra.

Il geniale ragazzino riccioluto e ridente ha riconfermato con sempre maggiore sicurezza il proprio talento, convincendo anche quelli che avevano lanciato l'allarme riservato a tutti i giovani direttori, in certi casi catapultati troppo presto sul podio di prestigiose istituzioni. "Colpa dello show business, che non si cura delle persone ma mira unicamente sfruttare al massimo e nel più breve tempo possibile un'occasione di guadagni" aveva già azzardato qualcuno.

Allarme giustificato in molti casi, ma non per Gustavo Dudamel, interprete già maturo e con molte cose da 'dire', nonostante la sua età, nonostante il suo atteggiamento di modestia, di ragazzo sempre pronto a imparare.

"Amo la musica con passione e senza pregiudizi. Mi incanta la varietà delle sue strade. Il ritmo travolgente della salsa e gli universi di Beethoven, la sensualità del merengue e le emozioni delle Sinfonie di Mahler. La musica è per tutti, di tutti: sono infiniti i suoi percorsi per arrivare al cuore della gente".

Musicista impetuoso, capace di esprimere "un'intensità che fa tremare i muri" (scrive il Financial Times), il nuovo divo della bacchetta corre per il mondo festeggiato dai giudizi positivi dei grandi direttori. "È il più dotato tra i giovani direttori", sentenzia uno dei suoi 'padrini', Claudio Abbado.

Dudamel è "figlio" dell'imponente sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu. Musicista ed ex ministro della cultura, considerato in patria un mito vivente, Abreu è riuscito ad organizzare un sistema musicale che è allo stesso tempo un sistema di recupero sociale: una rete d'istruzione musicale che coinvolge 250 mila ragazzi, la gran parte dei quali proviene da situazioni di degrado e di miseria. Grazie a questo progetto oggi la musica in Venezuela rappresenta una via di riscatto per i ragazzi più poveri, per i quali altrimenti la delinquenza rappresenterebbe una strada obbligata.

All'interno di questo sistema l'Orchestra Simon Bolivar riunisce i 200 migliori elementi di tutte le formazioni giovanili venezuelane. Del progetto ideato da Abreu, Dudamel ha detto: "Il suo sistema ha un prodigioso potere salvifico e aggregante. Non smette di stupirmi per la quantità di bambini che sa coinvolgere e per le sue implicazioni politiche, sociali e umanitarie. Oggi, nel mio paese, sono 150 le orchestre giovanili e 140 le infantili. Per non parlare dell'Orchestra Chorros, formata da orfanelli raccolti sui marciapiedi".

Nel programma dedicato al giovane direttore d'orchestra, ascolteremo oggi l'Orchestra Simon Bolivar eseguire la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op 92 di Ludwig van Beethoven. Concluderà il programma Estancia, suite dal balletto, op. 8 di Alberto Ginastera.

Gustavo Dudamel

Sistema Nacional de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela

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