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LA SCIENZA IN CUCINA

Voglie in gravidanza




Dott.ssa Elisabetta Bernardi al Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia di Milano

La gravidanza può trasformare una vegetariana in una carnivora, una campionessa della dieta sana in una patita del fast-food oppure anche in una persona che non ha più voglia di sedersi a tavola.

Le voglie o al contrario le avversioni nei confronti del cibo durante la gravidanza sono state documentate da secoli nei testi scientifici nel 50% - 90% delle donne di tutto il mondo. Ma certe voglie strane per sottaceti e gelati sono segni importanti a cui dare ascolto o si può tranquillamente resistere?

Nella letteratura scientifica ci sono molte teorie ma poche certezze. Alcuni autori hanno messo in relazione voglie e avversioni della gravidanza sostenendo che possano avere un’origine comune. Secondo tali autori la nausea all'inizio della gravidanza, il vomito, il rifiuto di un alimento e la maggiore sensibilità di gusto e olfatto si sono evoluti per evitare alle donne incinte di assumere sostanze potenzialmente pericolose. A sostegno di questa ipotesi ci sono alcuni studi che dimostrerebbero che in effetti le donne incinte hanno maggiori probabilità di rifiutare alcuni vegetali dal tipico sapore amaro, pungente o piccante, caratteristiche proprie anche delle piante che contengono alti livelli di sostanze abortive o teratogene, sostanze che possono danneggiare direttamente il feto.

Allo stesso modo gli stessi autori ipotizzano che il desiderio di cibo, le voglie insomma, abbiano lo scopo di promuovere l’assunzione di alimenti benefici per mamma e bambino e di contribuire ad alleviare i sintomi negativi come la nausea. In effetti un recente studio su 850 donne incinte indica che la frutta e i succhi di frutta, ricchi di vitamina C, sono stati gli alimenti più comunemente desiderati, pari al 36% di tutte le voglie. Quasi un quinto sentiva invece la voglia di carne, pesce e uova, alimenti ricchi di proteine e ferro, due nutrienti per i quali aumenta molto il fabbisogno durante la gravidanza. Molte poche invece le voglie di caffè o bevande alcoliche, alimenti in effetti da evitare durante la gravidanza.

Se è vero che queste ipotesi sono ampiamente diffuse, tuttavia, le prove a loro sostegno sono controverse. La verità è che nessuno è sicuro del perché alcune donne abbiano il desiderio di un cibo in gravidanza. La voglia di una donna incinta di alimenti salati, come le patatine, potrebbe aiutarla ad assumere la quota giornaliera di sodio, o quella di gelato la quota del calcio. Tuttavia è altamente improbabile che le cellule siano in grado di “tradurre” le carenze di nutrienti nel desiderio di un cibo.

Comunque anche se il desiderio è fortissimo, è bene evitare gli alimenti considerati a rischio per la salute delle donne incinte, come i frutti di mare, carne e uova crudi o poco cotti, i formaggi derivati da latte non pastorizzato tra cui Brie, Feta, Camembert, i germogli vegetali, le tisane alle erbe e soprattutto l’alcool. Anche le voglie di cibo dolce devono essere controllate, perché alti livelli di glucosio nel sangue possono portare al diabete gestazionale presente ben nel 18% delle gravidanze. E è bene anche non esagerare con le calorie… forse conviene continuare soltanto a farsi coccolare da chi ci sta intorno.

Per approfondimenti visitate il laboratorio di alimentazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano

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