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Nelle quattro domeniche di questo mese il canale "Auditorium" dedica altrettante trasmissioni alla figura di Luigi Cherubini, del quale quest'anno ricorrono 250 dalla nascita, avvenuta a Firenze nel 1760.
Per Cherubini, dopo i primi studi col padre, anche'egli musicista, fu significativo l'apprendistato svolto con uno degli operisti più acclamati del tempo, Giuseppe Sarti. Già dal 1780 il giovane compositore presentò propri lavori nei teatri
italiani: malgrado l'accoglienza favorevole, essi non assicurarono all'autore una particolare posizione di punta nel ricco panorama operistico dell'epoca, dove la concorrenza era con gli affermati Paisiello, Cimarosa, Piccinni, Traetta, Jommelli e con lo stesso Sarti.
Cercando una migliore sistemazione nelle capitali europee, il musicista fiorentino finì col trasferirsi, nel 1786, a Parigi, dove - pur consapevole dell'esperienza maturata con l'opera italiana - iniziò a studiare e a seguire lo stile di Gluck, più attento agli sviluppi drammatici che all'esperienza melodica in sé. In Francia attraversò tutto il burrascoso periodo della rivoluzione e quello legato alle vicende napoleoniche.
Oltre a ricevere l'incarico di professore della Scuola di musica della Guardia Nazionale durante la rivoluzione, Cherubini entrò a far parte del nuovo Conservatorio parigino, di cui poi sarà storico direttore dal 1821 al 1842, lasciando l'incarico solo poche settimane prima della morte. La sua produzione, oltre a oltre trenta titoli teatrali, è significativa sia nel campo della musica sacra che in quello cameristico. Presentiamo pertanto una scelta orientata verso queste pagine, sempre di eccellente livello artistico: si tratta di brani che dimostrano una rara padronanza dello stile classico e del contrappunto, qualità che ne fece uno dei compositori maggiormente ammirati da Beethoven.
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Un fiorentino a Parigi: Luigi Cherubini (1760 - 1842)
in onda domenica 26 dicembre alle ore 21,00
Nelle quattro domeniche di questo mese il canale "Auditorium" dedica altrettante trasmissioni alla figura di Luigi Cherubini, del quale quest'anno ricorrono 250 dalla nascita, avvenuta a Firenze nel 1760.Per Cherubini, dopo i primi studi col padre, anche'egli musicista, fu significativo l'apprendistato svolto con uno degli operisti più acclamati del tempo, Giuseppe Sarti. Già dal 1780 il giovane compositore presentò propri lavori nei teatri
italiani: malgrado l'accoglienza favorevole, essi non assicurarono all'autore una particolare posizione di punta nel ricco panorama operistico dell'epoca, dove la concorrenza era con gli affermati Paisiello, Cimarosa, Piccinni, Traetta, Jommelli e con lo stesso Sarti.
Cercando una migliore sistemazione nelle capitali europee, il musicista fiorentino finì col trasferirsi, nel 1786, a Parigi, dove - pur consapevole dell'esperienza maturata con l'opera italiana - iniziò a studiare e a seguire lo stile di Gluck, più attento agli sviluppi drammatici che all'esperienza melodica in sé. In Francia attraversò tutto il burrascoso periodo della rivoluzione e quello legato alle vicende napoleoniche.
Oltre a ricevere l'incarico di professore della Scuola di musica della Guardia Nazionale durante la rivoluzione, Cherubini entrò a far parte del nuovo Conservatorio parigino, di cui poi sarà storico direttore dal 1821 al 1842, lasciando l'incarico solo poche settimane prima della morte. La sua produzione, oltre a oltre trenta titoli teatrali, è significativa sia nel campo della musica sacra che in quello cameristico. Presentiamo pertanto una scelta orientata verso queste pagine, sempre di eccellente livello artistico: si tratta di brani che dimostrano una rara padronanza dello stile classico e del contrappunto, qualità che ne fece uno dei compositori maggiormente ammirati da Beethoven.
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