Nel proporre un'ampia scelta di sonate del corpus lasciato da Domenico Scarlatti per il clavicembalo, la pianista Racha Arodaky ha tenuto in special modo conto del favore che il nuovo 'cimbalo di piano e forte, detto volgarmente di martelletti' inventato da Bartolomeo Cristofori all'inizio del '700 - ovvero il pianoforte - ebbe presso la corte spagnola dove il compositore napoletano trascorse la maggior parte della propria vita.

Naturalmente lo strumento moderno che la Arodaky adopera, in un compact realizzato nel 2005 dall'etichetta francese Zig Zag Territoires, è ben lontano dalle sonorità del pianoforte di Cristofori come da quelle del clavicembalo, ma ugualmente le consente di offrire un'idea di quello che lo stesso Scarlatti amava definire 'lo scherzo ingegnoso dell'arte', cioè la varietà di toni espressivi, giochi ritmici, virtuosismi dell'esecutore di cui egli fa sfoggio nelle sue sonate.