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Le voci della lirica: soprano, Kiri Te Kanawa

in onda sabato 15 maggio alle ore 6,00

Le voci della lirica: soprano, Kiri Te KanawaNella lingua maori il suo nome significa "campana", quasi che la musica sia nel destino di Kiri Te Kanawa già dalla nascita, avvenuta a Gisborne, in Nuova Zelanda, nel 1944.

I suoi inizi non sono proprio semplici: a poche settimane di vita la povertà costringe i genitori a darla in adozione; la sua famiglia (padre maori e madre inglese) incoraggerà a costo di sacrifici le doti musicali della bimba, che a sei anni si esibisce in un programma radiofonico e, portata in college in Australia, inizia a studiare il canto.

Kiri sedicenne si scontra con la necessità di trovarsi un lavoro: sarà telefonista, venditrice e receptionist; portata per la musica leggera, inizialmente si dedica al musical, ma poi, affacciatasi al mondo operistico, grazie alla sua tenacia nel 1960 inizia a vincere premi, grazie ai quali può accedere, nel 1966, al prestigioso centro di studi musicali London Opera Center (dove studierà con Vera Rosza, maestra di Anne Sophie von Otter e Karita Mattila).

Dal clima familiare della sua terra e dai successi ottenuti soprattutto grazie alle sue grandi doti musicali, Kiri viene proiettata in Europa, dove la sua proverbiale tendenza alla pigrizia non l'aiuta affatto ad affermarsi; scoprirà (in una masterclass con Richard Bonynge) di non essere un mezzosoprano, come pensava, ma un vero soprano; ecco allora i sacrifici, lo studio serio e appassionato, i frutti della sua perseveranza, ecco il successo.

Gli anni '70 sono gli anni del debutto su scala mondiale: prima a Londra (al Covent Garden dove Colin Davis la vuole per il ruolo mozartiano della Contessa) e in Inghilterra, poi in America (Santa Fe e poi New York, al Metropolitan dove è chiamata a sostituire come Desdemona Teresa Stratas) e in Europa (Parigi, Vienna); da qui partirà la carriera internazionale del soprano neozelandese.

Il repertorio affrontato da Kiri Te Kanawa è di un'ampiezza sconcertante: da Haendel a Offenbach, da Mozart a Strauss, da Brahms a Puccini, da Rossini a Gershwin, la cantante si è cimentata non solo nel genere operistico ma anche in quello sacro, in quello popolare, nella liederistica, nel musical.

Dice la Kanawa: "Ho curato interamente da sola la mia carriera, e ho avuto alcune persone meravigliose che si sono interessate a me, così ho imparato molto presto. Ma oggi, non penso che ci siano molte persone che hanno a cuore la cura dei cantanti"; ecco perché l'artista ha creato in Nuova Zelanda e in Inghilterra una sua Fondazione, finalizzata ad aiutare i giovani musicisti neozelandesi meritevoli di un supporto economico e manageriale per la loro carriera.

Alla sua cultura maori Kiri Te Kanawa ha dedicato il libro "Land of the Long Cloud" (1989) in cui racoglie ed illustra miti, storie e leggende dei maori, e dieci anni dopo il disco di canzoni popolari "Maori Songs".

Annunciato il suo ritiro artistico nel 2004, Kiri Te Kanawa ha presto ritrattato, pur ammettendo di essere oggi in una fase della sua vita in cui i ritmi di lavoro e le finalità cambiano: afferma comunque di voler dare il suo arrivederci (non un addio) ai palcoscenici di mezzo mondo, mentre un suo dvd live alla Royal Albert Hall intitolato "A Celebration" è uscito solo pochi mesi fa, e in questi giorni con il suo recital solistico fa il giro dell'America...

L'energia della ultrasessantenne cantante non pare diminuire col tempo, la sua voce non perde smalto e dolcezza, e nelle foto più recenti la vediamo ringiovanire con un look molto alla moda; è davvero bellissima, e ci auguriamo ci terrà compagnia ancora a lungo; la trasmissione di oggi si apre con uno dei cavalli di battaglia del soprano neozelandese: è l'aria della contessa dalle "Nozze di Figaro" di Mozart; in una carrellata ampia e assai godibile ascolteremo Kiri te Kanawa interpretare arie tratte da opere Bizet, Puccini, Offenbach, Massenet, Cilea, Charpentier e Verdi.


Kiri te Kanawa Foundation

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