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Grandi direttori: Antal Doráti

in onda venerdì 20 novembre alle ore 17,00

Grandi direttori: Antal DorátiNasce nel 1906 Antal Doráti, a Budapest, dove diciottenne diviene il più giovane direttore dell'Opera Reale; recatosi a Dresda nel 1928 come assistente di Fritz Busch inizierà negli anni '30 una carriera che lo porterà in Europa (in Westfalia, a Monte Carlo - dove lavorerà con l'importante compagnia di Balletti che era succeduta ai balletti russi di Diaghilev) e negli Stati Uniti.

Il debutto americano avviene a New York nel 1937 e Doráti (che nel 1947 prenderà la cittadinanza americana) dirigerà anche stabilmente le orchestre di Dallas, Minneapolis, Washington e Detroit, oltre a quelle europee di Londra (BBC e Royal Philharmonic) e Stoccolma, Vienna, Amburgo e Roma; Dorati sarà uno dei direttori più amati e prolifici del XX secolo.

Oltre all'attività di direttore, come compositore Doráti ha al suo attivo un catalogo nutritissimo, tra cui spiccano molte composizioni corali e vocali di ispirazione sacra o comunque spirituale, oltre ad opere per orchestra e musica cameristica dagli organici più diversi.

Ancora, la sua autobiografia "Notes of Seven Decades" è stata pubblicata nel 1975, mentre il libro "For Inner and Outer Peace" è del 1987 ma venne pubblicato l'anno seguente, che è anche l'anno della sua morte; tema di questo secondo libro - che nel titolo riecheggia Beethoven e la sua Missa Solemnis - è la pace, intesa come bene interiore individuale ma anche dell'intera umanità.

Citeremo infine la sua attività di artista figurativo: Doráti pittore mostra il suo tratto, delicato ed armonioso nei paesaggi dai colori tenui, e più deciso nelle raccolte di disegni che raffigurano soprattutto alberi, tronchi e rami; il ritratto di Antal Doráti che emerge da queste poche annotazioni è quello di un grande artista.

Tornando all'attività musicale di Antal Doráti, direttore dalla tecnica impeccabile, estremamente preciso ed esigente, dovremo dire che la sua è una carriera discografica che, iniziata nel 1936, produrrà circa 600 dischi, collezionando più di 30 premi; la prima delle incisioni da noi proposte è del 1960, realizzata presso la Wembley Town Hall di Londra con la London Symphony Orchestra.

Si tratta di due delle "Danze Ungheresi" (nn. 2 e 3) per orchestra di Franz Liszt, opere celeberrime che hanno una loro discografia amplissima ad opera di illustri orchestre e direttori; nel caso di Doráti si noterà quanto poco sia lasciato alla ricerca di effetti e di spettacolarità sonore, in favore di una musicalità e naturalezza assolutamente convincenti.

Sempre di Liszt - con l'Orchestra Sinfonica di Dallas questa volta - ascolteremo poi il "Primo Concerto per pianoforte e orchestra", in una registrazione che risale al febbraio del 1947 - con una conseguente, inevitabile, inferiore qualità tecnica di registrazione - cui non corrisponde la altissima qualità interpretativa; il solista è il grandissimo Arthur Rubinstein.

Antal Doráti si è dedicato molto alla musica dei suoi conterranei, gli ungheresi Zoltan Kodaly e Bela Bartok, dei quali ha curato anche alcune trascrizioni; del primo ascolteremo le "Danze di Galanta", composte nel 1933; tutta ungherese l'esecuzione, con l'orchestra Phiharmionia Hungarica, fondata da musicisti rifugiati in Germania nel 1956 e della quale Doráti fu anche presidente onorario.

Infine, ancora a capo della London Symphony Orchestra, potremo ascoltare l'interpretazione che Antal Doráti dà del "Concerto per Orchestra", una delle più significative composizioni di Bartok; commissionatogli a New York dal grande direttore Serge Koussevitsky, il Concerto nasce nel 1943 (sarà eseguito l'anno seguente alla Carnegie Hall) ed il suo titolo è motivato, nelle parole dello stesso compositore "dalla sua tendenza a trattare certi strumenti o gruppi di strumenti in maniera solistica o concertante".

Antal Dorati International Homepage
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