Nasce nel 1906
Antal Doráti, a Budapest, dove diciottenne diviene il più giovane direttore dell'Opera Reale; recatosi a Dresda nel 1928 come assistente di Fritz Busch inizierà negli anni '30 una carriera che lo porterà in Europa (in Westfalia, a Monte Carlo - dove lavorerà con l'importante compagnia di Balletti che era succeduta ai balletti russi di Diaghilev) e negli Stati Uniti.
Il debutto americano avviene a New York nel 1937 e Doráti (che nel 1947 prenderà la cittadinanza americana) dirigerà anche stabilmente le orchestre di Dallas, Minneapolis, Washington e Detroit, oltre a quelle europee di Londra (BBC e Royal Philharmonic) e Stoccolma, Vienna, Amburgo e Roma; Dorati sarà uno dei direttori più amati e prolifici del XX secolo.
Oltre all'attività di direttore, come compositore Doráti ha al suo attivo un catalogo nutritissimo, tra cui spiccano molte composizioni corali e vocali di ispirazione sacra o comunque spirituale, oltre ad opere per orchestra e musica cameristica dagli organici più diversi.
Ancora, la sua autobiografia
"Notes of Seven Decades" è stata pubblicata nel 1975, mentre il libro
"For Inner and Outer Peace" è del 1987 ma venne pubblicato l'anno seguente, che è anche l'anno della sua morte; tema di questo secondo libro - che nel titolo riecheggia Beethoven e la sua Missa Solemnis - è la pace, intesa come bene interiore individuale ma anche dell'intera umanità.
Citeremo infine la sua attività di artista figurativo: Doráti pittore mostra il suo tratto, delicato ed armonioso nei paesaggi dai colori tenui, e più deciso nelle raccolte di disegni che raffigurano soprattutto alberi, tronchi e rami; il ritratto di Antal Doráti che emerge da queste poche annotazioni è quello di un grande artista.
Tornando all'attività musicale di Antal Doráti, direttore dalla tecnica impeccabile, estremamente preciso ed esigente, dovremo dire che la sua è una carriera discografica che, iniziata nel 1936, produrrà circa 600 dischi, collezionando più di 30 premi; la prima delle incisioni da noi proposte è del 1960, realizzata presso la Wembley Town Hall di Londra con la London Symphony Orchestra.
Si tratta di due delle
"Danze Ungheresi" (nn. 2 e 3) per orchestra di
Franz Liszt, opere celeberrime che hanno una loro discografia amplissima ad opera di illustri orchestre e direttori; nel caso di Doráti si noterà quanto poco sia lasciato alla ricerca di effetti e di spettacolarità sonore, in favore di una musicalità e naturalezza assolutamente convincenti.
Sempre di Liszt - con l'Orchestra Sinfonica di Dallas questa volta - ascolteremo poi il
"Primo Concerto per pianoforte e orchestra", in una registrazione che risale al febbraio del 1947 - con una conseguente, inevitabile, inferiore qualità tecnica di registrazione - cui non corrisponde la altissima qualità interpretativa; il solista è il grandissimo Arthur Rubinstein.
Antal Doráti si è dedicato molto alla musica dei suoi conterranei, gli ungheresi
Zoltan Kodaly e
Bela Bartok, dei quali ha curato anche alcune trascrizioni; del primo ascolteremo le
"Danze di Galanta", composte nel 1933; tutta ungherese l'esecuzione, con l'orchestra Phiharmionia Hungarica, fondata da musicisti rifugiati in Germania nel 1956 e della quale Doráti fu anche presidente onorario.
Infine, ancora a capo della London Symphony Orchestra, potremo ascoltare l'interpretazione che Antal Doráti dà del
"Concerto per Orchestra", una delle più significative composizioni di Bartok; commissionatogli a New York dal grande direttore Serge Koussevitsky, il Concerto nasce nel 1943 (sarà eseguito l'anno seguente alla Carnegie Hall) ed il suo titolo è motivato, nelle parole dello stesso compositore
"dalla sua tendenza a trattare certi strumenti o gruppi di strumenti in maniera solistica o concertante".
Antal Dorati International Homepage