Difficilmente calcolabile con precisione è il vasto numero di trascrizioni, delle variazioni, dei centoni su arie d'opera fioriti durante il XIX secolo. All'interno di questa letteratura considerata 'minore' sono particolarmente significative le variazioni e fantasia operistiche per una o più chitarre, sia perché la prima grande fioritura europea di una letteratura chitarristica autonoma - nel primo trentennio dell'Ottocento - coincide proprio con la massima espansione di questo genere, sia perché la natura 'riservata' dello strumento condizionerà i compositori-esecutori nella scelta del materiale tematico e nelle forme stesse di elaborazione.
Pubblicato dall'etichetta Esperia, questo compact - porta il titolo di
'Una chitarra all'opera' ed è interamente dedicato a questo repertorio, all'interno del quale spiccano le sei
Rossiniane composte dall'allora idolo dei salotti viennesi,
Mauro Giuliani e destinate al pubblico e agli editori del nostro paese.
Stefano Cardi propone una intelligente interpretazione di due tra i sei lavori di Giuliani, accompagnati da alcune composizioni di
Napoleon Coste su temi operistici italiani e da due celebri sinfonie di Rossini, trascritte per due chitarre dallo stesso Giuliani e qui eseguite da Cardi in entrambe le parti, utilizzando le moderne possibilità della sovraincisione.
Mauro Giuliani