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Jean-Claude Malgoire, la Grande Ecurie et la Chambre du Roy

in onda giovedì 15 novembre alle ore 6,00 (prima puntata)

Jean-Claude Malgoire, la Grande Ecurie et la Chambre du RoySi ispira alla Versailles del Re Sole e alla sua complessa struttura interna, e il suo nome lievemente altisonante ci riporta alla "grandeur" della più schietta tradizione francese: è il gruppo strumentale La Grande Ecurie et la Chambre du Roy.

Fondato da un gruppo di amici nel 1966, l'ensemble si è inizialmente dedicato alle musiche strumentali del XVI e XVII secolo, approdando poi nel 1974 anche al repertorio operistico di quel periodo.

La Grande Ecurie et la Chambre du Roy ha al suo attivo una importante carriera concertistica (oltre 1500 concerti realizzati in tutto il mondo) e discografica (ha superato le 100 incisioni, vincendo premi di rilievo come il Victoire de la Musique o quello dell'Académie du Disque Lyrique); partecipa inoltre regolarmente ai Festival dedicati alla musica barocca.

L'ensemble è guidato da sempre da Jean Claude Malgoire, considerato uno dei pionieri della riscoperta della musica su strumenti d'epoca; nato ad Avignone nel 1940, il musicista inizia la sua attività come strumentista suonando nell'Orchestre de Paris (come corno solista ai tempi di Charles Munch).

Molto attivo come musicologo, Malgoire rilegge i repertori barocchi liberandoli dalle invadenti influenze delle datate interpretazioni romantiche e wagneriane; nella ricerca sul suono degli strumenti antichi compie le sue sperimentazioni, aprendo la strada a tutti i grandi studiosi ed interpreti degli anni '70.

Sempre sul versante musicologico, a Malgoire dobbiamo anche la riscoperta di alcune grandi opere del repertorio barocco: tra queste il Rinaldo di Haendel, l'Alceste di Lully, Les Vêpres Solennelles di Charpentier

La sua curiosità lo ha portato ad esplorare non solo il mondo antico ma anche quello contemporaneo; Malgoire è stato anche uno dei solisti dell'Ensemble 2E2M e dell'Ensemble Européen de Musique Contemporaine fondato da Bruno Maderna.

Il primo autore che ci viene presentato oggi è , di cui ascolteremo il celeberrimo Gloria in re maggiore RV 589 composto nel 1708; questo importante testo liturgico del Proprium della Messa si trova musicato ben tre volte nel catalogo di Vivaldi, e per esso egli compose anche cinque possibili introduzioni solistiche.

Insieme a La Grande Ecurie et la Chambre du Roy ed alle voci soliste (i soprani Mary Burgess e Jocelyne Chamonin ed il contralto Carolyn Watkinson), a realizzare sotto la guida di Malgoire questo vero e proprio monumento della musica sacra di tutti i tempi troviamo qui anche l'Ensemble Vocal Raphael Passaquet.

Il programma prosegue con un Concerto di Haendel; la definizione "a due cori" sta ad indicare la disposizione degli strumenti, con gli archi al centro ed i fiati ai due lati in due gruppi o cori, appunto; parte dell'ispirazione di questi concerti deriva dalla musica vocale: sono presenti infatti citazioni dalle altre opere di Haendel, soprattutto dagli oratori.

Nel caso del Concerto in Fa HWV 333 che ascoltiamo oggi, che fu eseguito per la prima volta alla stagione del Covent Garden nel 1748, parte del materiale proviene dagli oratori Joshua, Alexander Balus ed Esther, nonché dalla celebre Ode alla Regina Anna.

Concludono il programma le musiche realizzate nel 1996 per il film "Ridicule" una satira sulla vita di corte ai tempi di Luigi XVI di Patrice Leconte; composte da Antoine Duhamel, musicista francese allievo di Messiaen, sono eseguite da una compagine in cui, sotto la direzione di Jean Claude Malgoire, alla Grande Ecurie et la Chambre du Roy si uniscono le voci soliste di Claudine Lecoze, Agnes Méllon e Philippe Cantor, interpreti specializzati anch'essi nel repertorio barocco, che qui il cinema prende in prestito per realizzare un'ambientazione sonora più che convincente.

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