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L'opera lirica: La finta giardiniera

in onda martedì 5 giugno alle ore 21,00

L'opera lirica: La finta giardinieraPer sua definizione il "dramma giocoso" è un'opera per musica che privilegia nell'argomento e nella sua trattazione il registro leggero, di contro al diverso peso dei soggetti mitologici ed eroici propri dell'opera seria di antica tradizione.

Nel caso de "La finta giardiniera, al consueto disimpegnato soggetto amoroso con conquiste e travestimenti si affiancano elementi narrativi più impegnativi: un antefatto tragico (addirittura un tentativo di omicidio tra fidanzati) e situazioni suggestive (l'abbandono della protagonista nel bosco, il riunirsi confuso di tutti i personaggi in una buia caverna).

Di attribuzione non certa (attribuito ora a Ranieri dé Calzabigi, a Coltellini e Petrosellini), il testo era già stato musicato nel 1773 da Pasquale Anfossi, che aveva ottenuto a Roma un buon successo; l'anno seguente il Teatro di Corte di Monaco aveva richiesto a Mozart un'opera buffa per il Carnevale, e il diciottenne compositore scelse lo stesso libretto.

Alla sua seconda prova nel genere buffo (dopo "La finta semplice") il musicista pare cedere parzialmente alle incongruenze letterarie; Mozart asseconda allo stesso modo opposte provocazioni narrative senza pervenire ad una forma di chiaro equilibrio, in un'opera che ai critici apparve genericamente sbilanciata.

Al pubblico di allora il lavoro piacque (scrive Mozart in una del lettera del 14 gennaio 1775: "Dio sia lodato! Ieri, il 13, è andata in scena la mia opera con un successo tale che mi è impossibile descrivere alla mamma tutto il baccano che hanno fatto"); in realtà dopo sole tre rappresentazioni l'opera pare cadere nell'oblio, nonostante una ripresa tedesca in forma di Singspiel.

Se guardiamo il lavoro con la lungimiranza concessa dalla luce della storia, cogliamo ne "La finta giardiniera" svariati elementi che Mozart svilupperà in forma definita in alcune delle sue grandi opere, dal "Don Giovanni" (dal fatto di sangue al comico catalogo) alle "Nozze di Figaro" (equivoci e scambi delle parti esplicati in una scena notturna e misteriosa).

In tempi moderni l'opera, nell'originale versione italiana, fu riscoperta solo nel 1956, e al 1978 ne risale la pubblicazione ad opera della Fondazione Internazionale del Mozarteum di Salisburgo; la rappresentazione che vi proponiamo riunisce alcuni grandi cantanti tra cui Brigitte Fassbaender e il nostro Ezio di Cesare sotto la guida di Leopold Hager, e fu realizzata ed incisa proprio al Festival del Mozarteum di Salisburgo nel 1980.


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