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Soli Deo Gloria: Cataldo Amodei e Luigi Cherubini

in onda domenica 4 luglio alle ore 14,30

Soli Deo Gloria: Cataldo Amodei e Luigi CherubiniIl primo ascolto del programma odierno è la Cantata sacra per la Beatissima Vergine per voce e basso continuo "Lieve al pié grave al passo" di Cataldo Amodei. Pubblicata a Napoli nel 1685, la cantata è contenuta nel libro I delle "Cantate a voce sola" op 2.

Cataldo Vito Amodei nacque nel 1649 a Sciacca, un piccolo paese tra Agrigento e Trapani. Cantore fin da piccolo nelle chiese più importanti della cittadina, a vent'anni si trasferì a Napoli, dove si inserì subito nel mondo artistico e musicale e prese gli ordini religiosi presso i teatini.

Fu dapprima maestro di cappella a San Paolo dei teatini, poi dal 1681 al 1687 docente presso il conservatorio di Sant'Onofrio, in seguito maestro di cappella presso il conservatorio di Santa Maria di Loreto. Per quest'ultimo incarico, oltre a seguire e istruire gli studenti, compose brani didattici e musica sacra, soprattutto musica corale e mottetti.

Alla sua morte, nel 1695, Cataldo Amodei lasciò una vasta produzione: mottetti, oratori, composizioni liturgiche, cantate sacre ma anche cantate profane. Non tutte le sue opere vennero pubblicate. Tra queste, le più importanti sono le Cantate del 1685, che, contrariamente alla consuetudine del tempo, non furono trasmesse attraverso il semplice manoscritto autografo dell'autore, bensì furono pubblicate a stampa.

La "Messe Solennelle" in re minore per soli coro e orchestra di Luigi Cherubini (1760 - 1842), secondo ascolto del programma, è stata paragonata dai contemporanei di Cherubini alla Missa Solemnis di Beethoven. La messa, scritta nel 1811 e rivista nel 1822, è un'opera dalle vaste proporzioni. Richiede un coro di alto livello tecnico e quattro solisti, ai quali se ne aggiungono altri due nell'"Et incarnatus est". Lo stile compositivo, che a tratti sembra rivolto indietro a Mozart e in altri momenti si accosta a Beethoven, rivela una estrema dimestichezza con il linguaggio operistico.

In realtà Cherubini, che iniziò a comporre musica sacra molto giovane, fu autore di numerose opere liriche già prima di stabilirsi a Parigi nel 1788. Oltre trenta sono le opere teatrali composte tra il 1773 e il 1835 da Cherubini, tra le quali Lodoïska, del 1791, Medea e Les deux journées.

Tutte le sue composizioni di Cherubini mostrano sempre una grande padronanza del contrappunto. A Parigi, dove diresse il Conservatorio dal 1821 al 1841, concepì il suo trattato "Cours de contrepoint et de la fugue", pubblicato nel 1835 a cura di Jacques Halévy.

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