"Domenico Zipoli, di media statura, due nei sulla gota sinistra"; così recita l'unica descrizione che abbiamo del musicista pratese, desunta dal documento di imbarco per la traversata che nel 1717 da Siviglia lo avrebbe portato fino in Argentina. Nato nel 1688, protetto dal Granduca di Toscana, Domenico Zipoli (Prato, 17 ottobre 1688 - Cordoba, 2 gennaio 1726) prestò servizio come organista, maestro di cappella e compositore in svariate città italiane; legato all'ambiente romano fu a contatto dell'Accademia dell'Arcadia e membro della Congregazione di Santa Cecilia. A questo periodo della sua vita appartengono le "Sonate d'Intavolatura per Organo e Cimbalo", pubblicate nel 1717 e dedicate alla principessa Maria Teresa Strozzi.

Domenico Zipoli - Partita in do mag per clavicembalo

A metà del 1700 Frantisek Xaver Brixi (Praga, 2 gennaio 1732 - 14 ottobre 1771) era uno dei compositori più noti in tutta Praga; proveniente da una famiglia di musicisti di origine boema egli svolse studi e carriera interamente nella sua terra. Franz offuscò presto la pur notevole fama del padre Simon, meritandosi per molti anni l'incarico di comporre la "musica navalis", cioè destinata ai festeggiamenti in onore di S. Giovanni che - anche ai giorni nostri - portano sulla Moldava barche tipiche, concerti e fuochi d'artificio.

Frantisek Xaver Brixi - Concerto n. 3 in re mag per org e orch

Il musicista ebreo ungherese Karl Goldmark (Keszthely, 18 maggio 1830 - Vienna, 2 gennaio 1915) operò nella Vienna di metà secolo, affrontando per affermarsi molte difficoltà economiche nonché una non eccellente considerazione di alcuni critici (venne definito "l'ennesimo scadente wagneriano"). Nella sua musica la maturità compositiva si esprime primariamente in una innegabile sincerità di ispirazione, evidente in modo particolare nelle opere sinfoniche.

Karl Goldmark - Im Frühling, ouverture op. 36

Fu un viaggio del 1869 nel Caucaso ad ispirare a Mili Balakirev (Niznij Novgorod, 2 gennaio 1837 - San Pietroburgo, 29 maggio 1910) la fantasia pianistica "Islamey"; canti popolari e ritmi di danza risuonano in questo lavoro che fin dal suo primo apparire suscitò interesse e ammirazione in molti musicisti. Pianisti come Nikolai Rubinstein (che ne fu il primo interprete) e Franz List si scontrarono - proprio come molti studenti ed appassionati di oggi - con l'impressionante difficoltà tecnica di questa composizione; Ravel, Borodin e Rimsky Korsakov ne trassero ispirazione, Alfredo Casella ne fece una versione per orchestra. L'interpretazione proposta è quella di Mikhail Pletnev che la concede al suo pubblico come bis in un concerto del 2000 alla Carnegie Hall di New York.

Mili Balakirev - Islamey, fantasia per pianoforte

Iniziato alla composizione nell'adolescenza, Michael Tippett (Londra, 2 gennaio 1905 - 8 gennaio 1998) ha decisamente recuperato il tempo perduto, continuando a fare musica fino all'età di novant'anni.
Tippett è considerato uno dei musicisti inglesi più celebri, come celebre è il suo oratorio "A child of our time", frutto della collaborazione con T. S. Eliot. Nel Regno Unito come in tutto il mondo la sua musica trova copiose esecuzioni in concerti ed incisioni discografiche.

Michael Tippett - Little music, per orchestra d'archi

Il fascino peculiare dell'anima brasiliana ben si esprime nel repertorio per chitarra, come avviene nell'opera di Dilermando Reis (Guaratinguetá, 22 settembre 1916 - Rio de Janeiro, 2 gennaio 1977).
Definito il più popolare chitarrista brasiliano, Reis incise in oltre 40 dischi opere di autori classici e repertori popolari, usando strumenti diversi per differenziare le sonorità, riuscendo a conciliare nelle sue composizioni istanze diverse, fondendo temi e motivi di danza con garbate polifonie di ascendenza classica.

Dilermando Reis - Velha seresta, tango per chitarra