Aspettando la fase finale

Puntate integrali

RAFFAELLA SILVESTRI

Ospite: Concita De Gregorio

Tema: Vi hanno chiesto di scrivere un romanzo che ha come protagonista Oriana Fallaci all’apice del suo successo. Scrivete la pagina in cui lei si presenta o viene presentata.

 

“Una bambina non piange”, le dice il padre mentre le bombe cadono sulla bella Firenze di Oriana bambina.

Ma, questa, è anche una storia personale. È una storia che comincia su una panchina che puzza di Naviglio. Ho quindici anni, io, e sono sola. In mano, un libro: Oriana Fallaci. Chi è?

Ha una sigaretta in bocca, le unghie rosse appuntite. Eppure, per raccontare la sua storia, devo partire da lì, dal primo ricordo. La madre che lava di malavoglia i piatti nel catino. Nigel, il soldato inglese che dorme nel suo letto quando lei ha quattordici anni. Oriana cerca lui negli uomini coraggiosi che incontra: quelli con la voce profonda di Alekos. Poi però, si innamora di altri: uomini stravolti e fragili, a cui scrive lunghe lettere ossessive. Lettere da scrittrice. Loro non rispondono.

Sempre arrabbiata, come lo ero io su quella panchina. Il tono aggressivo, e poi tutto qui: è piccola e magra. 

Gli uomini dei giornali che le dicono: “Non avere fretta”. Quello che sempre dicono gli uomini. “Favole”, direbbe lei.

Questa non è la storia di una donna. È la storia di una saga. La saga delle brave bambine, che arrivano sempre prima, che studiano e lavorano tanto e hanno sempre fretta. Bambine a cui i padri insegnano a non piangere in pubblico. Brave bambine, donne polemiche. Donne che non fanno tenerezza.

Eppure, è da lì che bisogna partire, da un'immagine: Oriana che piange, e il padre: “Una bambina non piange”.