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14 OTTOBRE
Il Santo del Giorno
San Callisto
14 ottobre
Callisto I, (in latino Calixtus ... – Roma; 222 d.C), è stato il 16° vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica all'incirca dal 217 al 222. Callisto fu il primo papa iscritto nel Depositio martyrum del IV secolo. Dopo essere stato incarcerato, per volere dell’imperatore Alessandro, venne gettato in un pozzo legato con una pietra al collo, forse durante una sollevazione popolare.
Fu sepolto nella catacomba di Caledopio sulla via Aurelia. Nel 709 papa Adriano I fece traslare le sue reliquie nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Papa Gregorio IV fece deporre il suo corpo e quello di San Caledopio sotto l’altare maggiore della chiesa.
Con la sua dottrina garantiva la comunione, dopo la confessione e la penitenza, a coloro che avevano commesso adulterio e fornicazione. Callisto si basò sul potere di rimettere e perdonare concesso da Gesù a san Pietro, ai suoi successori ed a chi era in comunione con loro.
Secondo alcune testimonianze storiche, molto controverse, sarebbe stato schiavo e malversatore del denaro del suo padrone Carpoforo. Fuggì ma venne riacciuffato venendo condannato ai lavori forzati incatenato alla macina del grano. Appena graziato provocò dei disordini in una sinagoga, finendo per essere condannato alle miniere in Sardegna nel 186-189 circa.
Più sicure sono le notizie dopo la sua liberazione, dopo il 190-192. Venne graziato e da “liberto” aprì un banco nella regio terza di Roma, popolata quasi esclusivamente da cristiani, che però fallì nel periodo di una grave crisi inflazionistica del II secolo. Fu diacono di Zefirino, che gli affidò la direzione del cimitero sulla via Appia, oggi chiamate le catacombe di San Callisto.
I SANTI DEL GIORNO
San Callisto
14 ottobre
Callisto I, (in latino Calixtus ... – Roma; 222 d.C), è stato il 16° vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica all'incirca dal 217 al 222. Callisto fu il primo papa iscritto nel Depositio martyrum del IV secolo. Dopo essere stato incarcerato, per volere dell’imperatore Alessandro, venne gettato in un pozzo legato con una pietra al collo, forse durante una sollevazione popolare.
Fu sepolto nella catacomba di Caledopio sulla via Aurelia. Nel 709 papa Adriano I fece traslare le sue reliquie nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Papa Gregorio IV fece deporre il suo corpo e quello di San Caledopio sotto l’altare maggiore della chiesa.
Con la sua dottrina garantiva la comunione, dopo la confessione e la penitenza, a coloro che avevano commesso adulterio e fornicazione. Callisto si basò sul potere di rimettere e perdonare concesso da Gesù a san Pietro, ai suoi successori ed a chi era in comunione con loro.
Secondo alcune testimonianze storiche, molto controverse, sarebbe stato schiavo e malversatore del denaro del suo padrone Carpoforo. Fuggì ma venne riacciuffato venendo condannato ai lavori forzati incatenato alla macina del grano. Appena graziato provocò dei disordini in una sinagoga, finendo per essere condannato alle miniere in Sardegna nel 186-189 circa.
Più sicure sono le notizie dopo la sua liberazione, dopo il 190-192. Venne graziato e da “liberto” aprì un banco nella regio terza di Roma, popolata quasi esclusivamente da cristiani, che però fallì nel periodo di una grave crisi inflazionistica del II secolo. Fu diacono di Zefirino, che gli affidò la direzione del cimitero sulla via Appia, oggi chiamate le catacombe di San Callisto.
Nel Martirologio si celebra anche: S. Lupulo
I SANTI DEL GIORNO