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Orchestre d'Europa: Gothenburg Symphony Orchestra

in onda domenica 19 settembre alle ore 18,30

Orchestre d'Europa: Gothenburg Symphony OrchestraQuando tre anni fa il giovane direttore venezuelano Gustavo Dudamel sostituì per una improvvisa indisposizione Neeme Järvi sul podio della Gothenburg Symphony Orchestra in occasione di un concerto ai BBC Proms, potè ben valutare la disponibilità e l'apertura della prestigiosa orchestra svedese nei confronti del nuovo, che in quel caso si era presentato sotto le vesti di un poco più che adolescente sconosciuto direttore sudamericano.

« Sono rimasto molto impressionato dalle loro capacità e dalla loro apertura mentale. E' stato fantasitco » ha commentato in seguito Dudamel. « Semplicemente mi sono innamorato dell'orchestra » . Dopo solo due anni è diventato il loro direttore principale con un contratto che lo tiene legato all'orchestra fino al 2011, accanto ai due direttori principali ospiti, il pianista e direttore tedesco Christian Zacharias e il compositore e direttore ungherese Peter Eötvös.

Fondata nel 1905 dal compositore, direttore e pianista svedese Wilhelm Stenhammar, di cui ascolteremo oggi la Sinfonia n. 2 in sol minore op. 34, la Gothenburg Symphony Orchestra è stata la prima orchestra professionale a tempo pieno della Svezia e nel 1997 ha ricevuto il titolo di Orchestra Nationale di Svezia. Dal 1935 è residente nella Gothenburg Concert Hall, struttura progettata dal'architetto Nils Einar Ericsson con una facciata in stile neoclassico, ma con interni di gusto moderno e soprattutto con un'acustica che l'ha resa celebre, tanto da aver convinto la Deutsche Grammophon a realizzarvi numerose registrazioni discografiche.

Il repertorio dell'orchestra è particolarmente vasto, ma ha sempre avuto una predilezione per i compositori scandinavi del tardo romanticismo, come Jean Sibelius e Edvard Grieg, ma anche per Prokofiev, soprattutto nel periodo in cui Neeme Järvi era direttore principale.

Il direttore d'orchestra estone naturalizzato statunitense ha avuto il più lungo incarico sul podio dell'orchestra svedese, 22 anni a partire dal 1982. Grazie a lui l'orchestra andò incontro ad una vera e propria rinascita e riuscì ad assicurarsi importanti sponsorizzazioni che consentirono all'orchestra di portare l'organico da 80 a 110 elementi.

Sotto la bacchetta di Neeme Järvi ascolteremo a conclusione del programma dedicato alla Gothenburg Symphony Orchestra la Sinfonia n. 3 op. 2 [Neeme Järvi] 7 di Carl Nielsen detta "Sinfonia espansiva". Composta tra il 1910 e il 1911, circa dieci anni dopo la Sinfonia n. 2, l'opera prevede nel secondo movimento l'intervento senza testo di un soprano e un baritono. Le due parti, in mancanza delle voci, possono comunque essere realizzate da un clarinetto e un trombone.

Come per le precedenti sinfonie di Nielsen, la composizione è scritta in una tonalità progressiva, ovvero si sposta dalla tonalità di partenza senza tornare ad essa, come prescrive invece l'ortodossia armonica. I quattro movimenti si dipanano senza soluzione di continuità. In contrasto con la tensione del primo movimento, il secondo ha un carattere calmo e si divide in tre parti: « paesaggi, voce della natura ed emozione umana, rivelata dalle due voci che cantano vocalizzi ».

La venerazione di Nielsen per la bellezza del puro rapporto fra le note della scala, legata probabilmente all'interesse nutrito per la natura e per la musica popolare del suo paese, è forse la chiave migliore per comprendere sua cifra stilistica.

In un saggio su Wagner, scriveva Nielsen che "dobbiamo acquisire il rispetto per i più semplici intervalli musicali, vivere con loro, ascoltarli e amarli. Il compositore deve fare questo per la loro bellezza intrinseca, la cantante per il bene della linea melodica, mentre lo strumentista vi si può utilmente impegnare perché, distratto dalle sue possibilità tecniche, rischia di perdere il senso della semplicità espressiva. La Terza è un dono di Dio, la Quarta un'esperienza, la Quinta perfetta la gioia più sublime".

Göteborgs Symfoniker

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