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Imprisoned but not silenced



"Imprisoned but not silenced", in prigione ma non in silenzio, è la campagna attraverso la quale Pen International, e anche Fahrenheit, sostiene gli scrittori di tutto il mondo che sono in carcere per reati di opinione.

Pen International, per mantenere viva l’attenzione sui poeti, scrittori, giornalisti, editori in prigione, chiede ad altri scrittori liberi un messaggio personale di sostegno.

Agli scrittori dei libri in gara per il premio Il Libro dell'Anno di Fahrenheit abbiamo chiesto di partecipare alla campagna Imprisoned but not silenced: ognuno di loro è stato abbinato a uno scrittore privato della sua libertà e ha preparato per lui (o per lei) un breve messaggio che è stato letto nel corso della puntata di Fahrenheit di domenica 11 Dicembre, in diretta dalla Fiera Più Libri più Liberi (Palazzo dei Congressi, 8-11 Dicembre 2016).



Filippo Tuena - Ericson Acosta, poeta e cantautore, (Philippines)
Igort - Dilmurod Saidov, scrittore e giornalista (Uzbekistan)
Eraldo Affinati - Tal al-Mallouhi, poetessa e blogger (Siria)
Edoardo Albinati - Ahmed Naji, scrittore e giornalista (Egitto)
Simona Baldelli - Dareen Tatour, poeta (Israele)
Simona Vinci - Asli Erdoğan, scrittrice e membro del Pen International (Turchia)
Viola Di Grado - Cesario Alejandro Félix Padilla Figueroa, leader studentesco e membro del Pen International (Honduras)
Stefano Valenti - Gui Minhai, editore (China)
Massimiliano Governi - Raif Badawi, blogger ed editore (Arabia Saudita)
Daniele Aristarco - Mahvsh Sabet, poetessa e insegnante (Iran)
Domenico Dara - Azimjon Askarov, giornalista e scrittore (Kyrgyzstan)
Melania Mazzucco - Eskinder Nega, scrittore giornalista e blogger (Ethiopia)
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