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Brondi, Zamboni e le anime galleggianti

Giovedì 28 martedì 2016


"Anime fiammeggianti", era il titolo di una canzone dei Csi. Ora quella fiamma galleggia sulle acque di un fiume: è la zattera di Massimo Zamboni e Vasco Brondi alla scoperta della lentezza, degli argini di un’Italia che non si vede, ma c’è e resiste nella sua suggestiva bellezza.

Il diario di questo viaggio si chiama “Anime galleggianti. Dalla pianura al mare tagliando per i campi”, appena pubblicato dalla nuova casa editrice La nave di Teseo.

I due musicisti e scrittori emiliani raccontano la loro terra vista dall’acqua, il tartaro Canal Bianco, il fiume che collega Mantova al delta del Po, attraversando la Pianura Padana.  “Un’Amazzonia immaginaria”, in cui si alternano le soste in minuscoli paesi dove la vita sembra possedere ancora ritmi e ragioni ancestrali, ma dove in realtà sono avvenuti cambiamenti profondi nel tessuto economico e sociale.

“Per entrare in sintonia con quei luoghi – ha detto Vasco Brondi –  abbiamo dovuto disabituarci alle cose che sgomitano, urlano, luccicano per farsi vedere, e abbracciare la lentezza: il viaggio di ritorno è durato due giorni. Abbiamo dovuto risincronizzarci con la realtà". Per Zamboni: “Il canale offre un'ulteriore, insolita prospettiva: tutto quello che non vedi perché nascosto dagli argini, lo devi immaginare e per questo poi vai a scavare nella memoria per trovare chi ha descritto meglio di te ciò che ti è sfuggito".

Vasco Brondi, alias Le luci della centrale elettrica è nato a Ferrara nel 1984. Musicista e cantautore, ha vinto con l'album d’esordio del 2008 “Canzoni da spiaggia deturpata” la Targa Tenco come migliore opera prima e ha all'attivo tre dischi. Ha pubblicato nel 2009 il libro Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero e nel 2012 la graphic novel Come le strisce che lasciano gli aerei.

Massimo Zamboni è nato a Reggio nell'Emilia nel 1957. È musicista, cantautore e scrittore. È stato chitarrista e compositore del gruppo punk rock italiano Cccp e dei Csi, prima di intraprendere una carriera da solista. Ha pubblicato Il mio primo dopoguerra. Cronache sulle macerie: Berlino Ovest, Beirut, Mostar, (2005) Emilia parabolica. Qua una volta era tutto mare (2002) In Mongolia in Retromarcia (2009), Prove tecniche di resurrezione (2011) L'eco di uno sparo (2015).

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