[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Orchestra Barocca Cappella della Pietà de' Turchini

Concerti del Quirinale di Radiotre - in onda domenica 30 settembre alle ore 17,30

Orchestra Barocca Cappella della Pietà de' Turchini Fondata nel 1987 da Antonio Florio, La Cappella della Pietà de' Turchini è costituita da strumentisti e cantanti specializzati nell'esecuzione del repertorio musicale napoletano del Sei e del Settecento. L'originalità delle proposte, la riscoperta di autori dimenticati e il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, hanno reso in breve tempo la "Cappella" una delle realtà più importanti della vita musicale italiana ed europea. L'ensemble si è esibito sui palcoscenici più prestigiosi e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei.

La "Cappella" vanta una vasta discografia, più volte premiata dalla critica internazionale, e ha partecipato nel 1998 anche alla realizzazione di un documentario e di un film sull'opera buffa (vincitore del premio Unesco) per l'emittente televisiva franco-tedesca Arte. Particolarmente intensa è l'attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l'etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale.

Nel passaggio fra Sei e Settecento, la cultura musicale napoletana era portatrice al tempo stesso di un'impronta cosmopolita, sensibile alle numerose influenze che convergevano nella città, e di un colore tipicamente locale. La forza di quest'ultimo fu tale da non confinarlo in una nicchia folkloristica, ma da farne un segno distintivo destinato a essere esportato in tutta Europa come cifra stilistica di una sensibilità, di un modo di cantare e di suonare immediatamente riconoscibile. Napoli, d'altra parte, era per dimensioni e popolazione la seconda città europea del tempo, preceduta solo da Parigi. Ma con i suoi quattro Conservatori, con i suoi teatri, le sue compagnie di strumentisti e di cantanti, oltre che con una pratica diffusa capillarmente fin nelle strade, Napoli era la capitale musicale d'Europa.

Ognuna delle oltre 500 chiese e cappelle napoletane celebrava in musica le feste che scandivano il calendario cittadino con una scansione pressoché quotidiana. Ogni chiesa aveva almeno un organista e un cantore, se non proprio un complesso di musici al suo servizio. Le voci dei ragazzi che studiavano nei conservatori si univano nelle feste principali a quelle dei cantori professionisti castrati. Erano, nel linguaggio del tempo, le voci degli "angeli" ai quali venivano contrapposte quelle dei "demoni", ovvero dei cantori e dei musicisti di strada. La contrapposizione fra angeli e demoni entrò dapprima nei melodrammi sacri, poi fece ingresso nella musica profana, soprattutto teatrale, prendendo una tinta ironica che facilmente sconfinava nel buffo.

Il programma di questo concerto, frutto di una coproduzione con il Centro di Musica Antica Pietà de' Turchini, restituisce uno scorcio della vita musicale che a Napoli, nel primo Settecento, vide la fine della dominazione spagnola (1707), l'inizio di quella austriaca e, nel 1734, della monarchia instaurata da Carlo di Borbone. È un confronto tra brani comici e seri, allegri e malinconici, strumentali e vocali, concepiti come racconto della vita di tutti i giorni o come elevazione verso il sacro. Il titolo Angeli e demoni indica i due estremi di un'ispirazione musicale che oscilla continuamente fra poli opposti e che di un simile movimento è riuscita a fare non solo la sua ricchezza, ma il marchio irripetibile di tutta un'epoca.


CENTRO DI MUSICA ANTICA PIETÀ DE' TURCHINI

[an error occurred while processing this directive]