Nel primo Ottocento auto-imprestiti e trasformazioni non erano affatto estranee al lavoro degli operisti (come ben ci insegna Rossini..); è così che Gaetano Donizetti nel 1840 smembra letteralmente una sua opera precedente mai rappresentata ("L'Ange de Nisida"), vi aggiunge parti tratte da altri suoi lavori teatrali (Adelaide, L'assedio di Calais, il Duca d'Alba, Pia de' Tolomei) e fornisce all'Opèra di Parigi "La Favorite".

Contemporaneamente il musicista bergamasco è saldamente collocato nel cartellone di almeno quattro teatri parigini (e Berlioz si lamenterà che ormai "la città è letteralmente colonizzata" da Donizetti e dalla sua musica).

Donizetti realizza il suo grand-opéra con libertà, sottolineando più che la trama storico-avventurosa gli aspetti psicologici dei personaggi, per i quali ebbe a disposizione grandi interpreti, compresa Carlotta Grisi - futura prima Giselle - che debuttò proprio danzando in quest'opera.

"Io sono ammazzato dalle prove. Finisco in questo momento i miei quattro atti; ed è cosa da morire provando ogni giorno. Ho il compenso che gli artisti sono tutti conosciutissimi, tranne i secondi (al solito), ma nessuno manca, et voilà tout".

La trama dell'opera si svolge nel XIV secolo e narra la passione infelice tra il monaco Fernando, che per amore abbandona il monastero di Santiago di Compostella, e Leonora, la favorita di re Alfonso di Castiglia.

La versione discografica che abbiamo scelto - ripresa dal vivo nel 1976 presso il Teatro Comunale dell'Opera di Genova e diretta da Francesco Molinari Pradelli - vede nel ruolo del protagonista maschile una delle voci tenorili più brillanti del nostro tempo, quella di Alfredo Kraus, la cui nobiltà e raffinatezza interpretativa rimane un magnifico esempio per ogni cantante di oggi.

A completare il triangolo dei protagonisti, nel cast Viorica Cortez, mezzosoprano proveniente dalla Romania, e il nostro Renato Bruson, nome storico della lirica italiana arrivato al 51° anno di una brillantissima carriera svolta nei teatri di tutto il mondo.