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Ritratto d'autore: Edison Denisov

in onda martedì 20 novembre alle 12,00

Ritratto d'autore: Edison DenisovParallelamente alla sua formazione musicale e prima di dedicarsi completamente alla composizione Edison Denisov (Tomsk, Siberia, 6 aprile 1929 - Parigi, 24 novembre 1996) ha studiato matematica e fisica all'Università della sua città. Il suo stesso nome è un omaggio del padre fisico e della madre medico al grande inventore americano. Ottenuto nel 1951 il dottorato con una tesi sull'analisi delle funzioni (in seguito al Conservatodio di Mosca insegnerà analisi delle forme musicali), l'anno seguente Denisov è entrato al Conservatorio.

Sulla decisione finale sulla strada da intraprendere molto è pesato l'incoraggiamento di Dmitri Shostakovich, che gli impartì alcune nozioni di composizione. Ma la formazione matematica riemergerà continuamente nell'opera del compositore russo.

A trent'anni completò la sua prima opera in tre atti, Ivan-Soldat (Il soldato Ivan) su soggetto tratto da racconti popolari russi e cominciò a studiare partiture di difficile reperibilità in quel periodo in Russia: Mahler, Debussy, Boulez e Stockhausen. Negli anni '60 scoprì la musica di Schönberg, Berg e Webern grazie a André Volkonski, alla pianista Maria Youdina e a musicisti di passaggio a Mosca, come Glenn Gould.

Con lo stesso Volkonski, insieme a Alfred Schnittke, Sofia Goubaidoulina, e Valentin Silvestrov fondò un gruppo d'avanguardia musicale. Inevitabile l'incontro con Pierre Boulez, che avverà a Mosca nel 1967.

Ma la strada originale e autonoma che percorse da allora lo portò nel 1979 ad essere incluso nella 'lista nera' di Tikhon Khrennikov, capo dell'Unione dei Compositori Sovietici, assieme a Elena Firsova, Dmitri Smirnov, Alexander Knayfel, Viktor Suslin, Vyacheslav Artyomov e Sofia Gubaidulina. Ai cosiddetti 'Sette di Khrennikov' era negata la partecipazione a festival musicali in Occidente.

Del ciclo di liriche per soprano e orchestra da camera Le soleil des Incas, del 1964, che procurò a Denisov la prima affermazione a livello internazionale e gli elogi addirittura di Igor Stravinsky, Khrennikov criticò la negativa "influenza occidentale" , la "erudizione al posto della creatività" e il "totale arbitrio compositivo" . Solo nel 1990 Denisov ottenne pubblici e ufficiali riconoscimenti in patria, dove divenne capo della ACM, l'Associazione per la Musica Contemporanea.

Nel programma dedicato al compositore russo ascolteremo oggi le Variazioni su un tema di Schubert, per violoncello e pianoforte, la Sinfonia da camera e il Quintetto per pianoforte e archi.

Denisov è tra i compositori del XX secolo che hanno contribuito alla rinascita del clavicembalo, avendo dedicato a questo strumento molte composizioni, tra le quali il Concerto per due viole, cembalo e orchestra d'archi, ultimo ascolto del programma.


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