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Fuori dalle aree di copertura, che fare?

Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News, raggiungeranno più del 99% della popolazione su base nazionale, garantendo nel complesso la medesima copertura del servizio analogico.

Gli altri canali Rai, invece, alla data dello switch off, avranno una copertura inferiore ma, compatibilmente con le risorse economiche disponibili e dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, la loro diffusione sarà progressivamente incrementata.

Per le aree residue o con problemi di ricezione potrebbe essere opportuno usare la ricezione satellitare per fruire della piattaforma gratuita Tivù Sat.

Tivù Sat replica su satellite tutta l'offerta digitale in chiaro gratuita di Rai trasmessa via etere, garantendo copertura totale del territorio (importante soprattutto nelle zone d'ombra e dove l'offerta digitale non sarà fruibile appieno allo switch off). Non sono attualmente disponibili su Tivù Sat i contenuti regionali di Rai Tre. Su Tivù Sat sono inoltre presenti canali gratuiti di altri operatori nazionali tra i quali Mediaset e La 7.

I contenuti vengono trasmessi da Eutelsat Hotbird 13° est. L'offerta comprende anche servizi quali l'ordinamento canali (LCN) automatico e l'EPG.

Per poter ricevere Tivù Sat sono necessari tre elementi: un'antenna parabolica, il decoder e la smart card Tivù Sat (che consente di superare il problema del criptaggio tecnico per eventi privi di diritti di diffusione all'estero). Non si deve pagare nessun abbonamento, solamente il canone RAI.

A seguito della sentenza della Sezione Terza Ter del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio del giorno 11 luglio 2012 sul ricorso numero di registro generale 3492 del 2010, integrato da motivi aggiunti, presentato da Sky, in forza della quale è stato annullato il comma 3 dell’art. 22 del Contratto di servizio che prevedeva l’obbligo della Rai di promuovere la diffusione di Tivùsat e la distribuzione della relativa smart card, la Rai – pur riservando l’appello verso la sentenza citata - è costretta ad interrompere la distribuzione di smart card al pubblico, unicamente in via cautelativa e con ogni riserva.

Si ricorda che Rai ha iniziato la distribuzione di smart card nell’interesse del pubblico ed in seguito ad una precisa obbligazione prevista nel contratto di servizio ed imposta dall’Agcom, comunque convinta di effettuare un servizio utile agli abbonati, che ne hanno ad oggi usufruito in più di sessantamila.

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