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Orchestre d'Europa: Wiener Philharmoniker (prima puntata)

in onda domenica 3 luglio alle ore 15,50

Orchestre d'Europa: Wiener Philharmoniker (prima puntata)Chissà se Carl Otto Nicolai, nel fondare la "Philharmonic Academy" nel 1842, era consapevole di aver dato vita a quella che sarebbe diventata una tra le più note e prestigiose orchestre sinfoniche al mondo. Quel che è sicuro è che fin da subito l'orchestra si caratterizzò per la sua completa indipendenza. Sono passati più di un secolo e mezzo, ma ancora oggi l'orchestra prende tutte le sue decisioni attraverso democratiche votazione fra i suoi membri.

Per tener fede agli stessi principi democratici i Wiener Philharmoniker non hanno mai avuto direttori stabili. Se nei primi anni veniva scelto ogni anno un direttore designato per l'intera stagione alla storica sede dell'orchestra, il Musikverein di Vienna, con l'allargarsi dell'attività nel 1933, l'orchestra decise di avere soltanto direttori ospiti ingaggiati per ogni singolo concerto.

Del primo periodo non si può non ricordare la direzione di Gustav Mahler, che guidò l'orchestra dal 1898 al 1901, e Wilhelm Furtwängler, sul podio dal 1927 al 1930. Stagioni concertistiche hanno fatto la storia della moderna sensibilità interpretativa e che alle orecchie di oggi suonano epiche.

Mahler non aveva ancora ricevuto l'incarico per la prestigiosa orchestra austriaca quando compose la sua Terza Sinfonia in re minore, tra il 1893 e il 1896. La prima esecuzione completa di quella che è considerata la più lunga sinfonia mai scritta risale però al 1902 e la sua forma definitiva in sei movimenti è del 1906.

Inizialmente Mahler aveva pensato di inserire un titolo programmatico per ognuno dei sei movimenti: Pan si risveglia, arriva l'estate; Quello che i fiori narrano; Quello che gli animali della foresta mi raccontano; Quello che l'uomo mi racconta; Quello che gli angeli mi raccontano; Quello che l'amore mi racconta. Cambiò idea, probabilmente per paura che queste indicazioni potessero distogliere l'attenzione dal contenuto puramente musicale dell'opera, e cancellò tutto prima della pubblicazione.

Come nella seconda Sinfonia il tema conduttore è l'immortalità e ricorrono materiali derivati dal ciclo di lieder Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo). Il quarto movimento cita invece alcuni testi del Così parlò Zarathustra di Nietzsche.

Nel programma dedicato ai Wiener Philharmoniker ascolteremo oggi la Terza Sinfonia di Mahler, nella lettura del compositore, saggista e direttore d'orchestra Pierre Boulez, con il mezzosoprano Anne Sofie von Otter. Di questa recente registrazione discografica Valerio Cappelli ha osservato che "le percussioni e gli archi non avevano mai prima d' ora avuto un ruolo di primo piano come nella visione di Boulez, che seduce per la sua lucidità, l' architettura chiara che attraversa i netti contrasti dinamici in una partitura che conosce la terribilità, la calma profondità, gli accenni mistici, le ambiguità del mistero".

Le voci femminili e il coro di bambini che nel quinto tempo intonano il breve lied tratto dal Wunderhorn, imitando onomatopeicamente il suono delle campane, sono del coro "Wiener Singverein" e dei "Wiener Sängerknaben".

Wiener Philharmoniker

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