In un compact prodotto dall'etichetta MDG nel 2007 vengono presentati diversi brani scritti da compositori del XX sec. e destinati al pianoforte automatico, ovvero il cosiddetto
player piano, uno strumento a tastiera cui veniva applicato un meccanismo, solitamente pneumatico, che consentiva di abbassare i tasti secondo istruzioni contenute in un rullo perforato.
Originariamente nato - il primo sistema viene inventato nel 1904 - per poter riprodurre le esecuzioni di celebri interpreti, il player piano diventò successivamente il mezzo per poter eseguire musiche scritte appositamente e tecnicamente ineseguibili da un interprete umano.
La soluzione, inizialmente legata a una visione estetica della macchina, tipicamente novecentesca, interessò compostori come
Hindemith e
Stravinsky ma anche gli italiani
Alfredo Casella e
Gian Francesco Malipiero, dei quali nell'odierna trasmissione vengono presentati rispettivamente i
Trois pieces pour pianola, del 1917/18, e i
Tre improvvisi per pianola del 1918.