La tecnologia di oggi ci consente sempre di più di poter avere informazioni o di poter far parte di una comunità virtuale grazie all’incredibile sviluppo di internet e anche grazie al fatto che oggi ormai i cellulari, o per meglio dire gli smartphone e i portatili, possono collegarsi quasi ovunque. Se da una parte questo è un grande vantaggio, in alcuni casi però si può rischiare di rimanerne invischiati nella rete sviluppando una sorta di dipendenza dal suo utilizzo: in sostanza, il bisogno di non staccare mai la nostra mente da internet, anche quando, magari, non siamo nemmeno connessi.

In questa direzione è iniziata da pochi mesi (all’inizio di novembre) l’attività del primo “Centro di cura per la dipendenza da internet” in Italia, presso il Policlinico Gemelli di Roma. Questo centro si rivolge a coloro i quali, adulti e adolescenti, hanno sviluppato una dipendenza nei confronti dei Social Network, che viene definita come “Internet Addiction Disorder” che li porta a stare ore e ore davanti al computer,  vivendo sostanzialmente una vita virtuale con modalità di dipendenza assimilabili a quelle dalla droga e dall’alcol, oppure in modo più specifico, dal gioco d’azzardo, dal sesso o dallo shopping compulsivo, che attraverso internet, possono trovare terreno ancora più fertile. Infatti, uno dei problemi fondamentali è proprio quello che, nella rete, seduti comodamente a casa propria, la bisca o la sala giochi non chiude mai, ma nemmeno il centro commerciale, e ne’, tanto meno, la programmazione del cinema a luci rosse.