Da alcuni venne addirittura chiamato "
L'affare Danaïdes"; si trattò di un'ingarbugliata situazione per cui la storia delle crudeli figlie di Danao, divenuta ad opera di
Ranieri De' Calzabigi un libretto teatrale destinato ad essere musicato da Gluck, rimase nel cassetto del musicista che, rifiutato il lavoro, fece poi tradurre il testo e lo "
regalò" ad un suo ambizioso allievo italiano,
Antonio Salieri.
L'opera che ne nacque, una
tragedie-lyrique in 5 atti perfettamente consona al gusto francese, venne rappresentata all'Opéra di Parigi nel 1784 e la musica figurò - per le prime dodici repliche - "de M. le chevalier Gluck et Salieri"; in seguito, ormai sicuro del successo dell'opera, l'italiano si riappropriò della esclusiva paternità del lavoro.
Nelle sue memorie Berlioz ricorderà dettagliatamente molti passaggi de "Les Danaïdes" di Salieri, la prima opera cui egli da giovane assistette e che lo riempì "
di eccitazione e di entusiasmo".