La Decca ha prodotto nel 2003 un compact contenente delle vere e proprie rarità di
Giuseppe Verdi, ovvero alcuni brani di musica strumentale che il compositore scrisse in diverse occasioni e di cui non è frequente l'ascolto.
Tra questi, figurano anche ampliamenti o revisioni di precedenti sinfonie a opere liriche, ma soprattutto lavori come le
Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra sulla romanza "Caro suono lusinghiero": questo brano, per l'occasione, è stato oggetto della revisione di Riccardo Chailly sulla originaria ricostruzione di Fortunato Ortombina.
Anche se nel caso del
Capriccio per fagotto l'attribuzione è incerta, emerge una globale immagine del compositore di Busseto che integra quella legata al mondo dell'opera, rivelandone anche l'attenzione al linguaggio strumentale e al virtuosismo solistico.
Riccardo Chailly, che guida l'intero progetto editoriale indirizzato a rarità e riscoperte d'autore, interpreta con particolare vigore l'intero programma, alla testa dell'Orchestra sinfonica di Milano intitolata proprio a Giuseppe Verdi.
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