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1° ottobre 1914.
Lo so bene, mio caro amico, che facendo musica io lavoro per la patria! Almeno da due mesi me lo dicono con sufficiente insistenza per convincermi; dapprima tentando di impedire che mi presentassi, poi per consolarmi dell'insuccesso. Non hanno impedito niente, e non mi consolo... Alla fine dei conti, ho composto un trio, come il povero Magnard: è pur sempre un inizio.
Veglio anche i feriti tutte le settimane, cosa abbastanza impegnativa: è inaudito il numero e la varietà dei bisogni che possono avere 40 uomini nel corso di una notte!
Faccio ugualmente musica: impossibile continuare 'Zazpiac-Bat', i cui documenti sono rimasti a Parigi. Delicato lavorare a 'La Cloche engloutie' e terminare 'Wien', poema sinfonico... Sto iniziando una suite francese per pianoforte - no, non quel che credete: non vi figurerà La Marsigliese, e ci saranno una forlana, una giga... niente tango, tuttavia.
Epistolari: lettera di Maurice Ravel a Roland Manuel
in onda martedì 22 settembre alle ore 20,00
1° ottobre 1914.Lo so bene, mio caro amico, che facendo musica io lavoro per la patria! Almeno da due mesi me lo dicono con sufficiente insistenza per convincermi; dapprima tentando di impedire che mi presentassi, poi per consolarmi dell'insuccesso. Non hanno impedito niente, e non mi consolo... Alla fine dei conti, ho composto un trio, come il povero Magnard: è pur sempre un inizio.
Veglio anche i feriti tutte le settimane, cosa abbastanza impegnativa: è inaudito il numero e la varietà dei bisogni che possono avere 40 uomini nel corso di una notte!
Faccio ugualmente musica: impossibile continuare 'Zazpiac-Bat', i cui documenti sono rimasti a Parigi. Delicato lavorare a 'La Cloche engloutie' e terminare 'Wien', poema sinfonico... Sto iniziando una suite francese per pianoforte - no, non quel che credete: non vi figurerà La Marsigliese, e ci saranno una forlana, una giga... niente tango, tuttavia.