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Pierre Boulez a New York

in onda martedì 28 settembre alle ore 13,00

Pierre Boulez a New YorkSperando che nessuno ne resti contrariato, invertiamo oggi - senza naturalmente alterare la canonica e logica priorità - gli illustri addendi che danno vita alla nostra trasmissione: il grande Pierre Boulez e la New York Philharmonic Orchestra da lui diretta nelle proposte musicali odierne; daremo quindi subito un breve cenno sulla interessante storia dell'orchestra americana.

Negli Stati Uniti le Società Filarmoniche hanno una lunga tradizione che trova le sue radici alla fine del '700; nel 1842, terza in ordine di tempo, nasce la New York Philharmonic Society con il dichiarato intento di valorizzare la musica strumentale; in essa i musicisti operavano come in una sorta di società nella quale con voto di maggioranza si decideva chi dovesse essere ammesso a farne parte, quali fossero i direttori scelti e quali i programmi da eseguire.

Primo direttore fu l'americano Ureli Corelli Hill, che era anche tra i fondatori, e fu uno dei tre direttori dell' eclettico, lunghissimo concerto di apertura; da allora sul podio della NYPO sono saliti illustri nomi della direzione: solo nel periodo che segue l'ultimo dopoguerra, l'elenco degli artisti chiamati stabilmente a dirigere questa formazione orchestrale comprende nell'ordine: Bruno Walter, Stokowsky, Mitropoulos, Bernstein, Szell, Boulez, Mehta, Masur e l'attuale direttore Lorin Maazel (che nel 2009 cederà la carica ad Alan Gilbert).

Di storica importanza una recente notizia sulla Filarmonica newyorkese: il 26 febbraio 2008 l'Orchestra su invito del governo nordcoreano ha realizzato un concerto a Pyongyang, ed è questa la prima significativa visita culturale fatta dagli Stati Uniti nel paese asiatico dalla fine della guerra di Corea.

Agli anni tra il 1971 ed il 1978 risale la collaborazione stabile tra la New York Philharmonic Orchestra e Pierre Boulez; il musicista, allievo di Messiaen e Leibowitz, è certo uno dei nomi più significativi del nostro panorama culturale, la cui attività non si può assolutamente circoscrivere nella sola area direttoriale, ma è grandemente dedicata alla composizione (a questo aspetto dell'arte del Maestro abbiamo dedicato la puntata di "Ritratti contemporanei" del 10 marzo 2008).

A detta dello stesso Boulez la sua è "una sola identità polarizzata in due direzioni diverse e complementari. Non potrei mai dirigere cose che non m'interessano, scelgo solo titoli da cui ricavare qualcosa. Ma mentre potrei benissimo smettere di dirigere per un anno, non rinuncerei mai a comporre, perché è nella scrittura del nuovo, più che nella reinterpretazione del già noto, che si riflette la parte più autentica e originale di me. Sono arrivato alla direzione tardi, avevo oltre trent'anni. E ci sono giunto per necessità, per difendere le opere e i classici del XX secolo, che erano eseguiti poco e male. Per esempio si trascuravano Schoenberg, Webern e Berg".

Il grande amore per i repertori del primo Novecento porta il giovane Pierre Boulez a lasciare gli studi matematici e a dedicarsi completamente alla musica, adoperandosi da subito per la diffusione della musica contemporanea: del '55 sono i suoi corsi a Darmstadt e a Basilea; agli anni '70 in Francia risalgono altre sue importanti creazioni : l'IRCAM, da lui diretto fino al '92, organismo istituzionale che favorisce lo studio e lo sviluppo della musica contemporanea, e l'Ensemble Intercontemporain, che raccoglie quotati musicisti intorno ai repertori musicali più nuovi dei quali promuove esecuzioni e diffusione.

Celebre per il suo rigore radicale che lo porterà alle sue estreme affermazioni (come "Schoenberg è morto!" o "La musica è finita") Boulez interpreta per noi con la NYPO il balletto Il Principe Scolpito nel Legno di Bartok, Arcana, composizione orchestrale di Edgar Varèse ed infine lo Scherzo Fantastico di Igor Stravinsky.

New York Philharmonic Orchestra

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