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Grandi eventi. Caldara, Il re del dolore

la seconda ripresa modena del capolalavoro settecentesco, registrata dalla RAI nel 1959

Grandi eventi. Caldara, Il re del doloreCelebrato in vita come uno dei grandi, un Maestro, musicista delle più importanti corti musicali europee (Roma e Vienna), studiato e seguito dai più celebri compositori (Bach e Händel in primis), compositore prolifico e considerato caposcuola sia nella musica sacra che nella musica profana, un'ombra che si estende ai compositori del periodo classico viennese (Haydn), dopo la sua morte, nel 1736, Caldara non venne considerato se non come nome della storia della musica e come creatore di ariette che principianti canori strimpellavano in forma di studio.

E' con la riscoperta del grande repertorio sacro che i compositori, alla ricerca di nuovi percorsi e stimoli, incontrarono di nuovo Caldara, così come lo avevano incontrato Bach, Händel e Haydn, ma è nel Secondo Dopoguerra che l'interesse del pubblico per Caldara esce dalla routine dei facili ascolti per entrare nell'opera di questo grande rappresentante della scuola italiana.

Magico nel riassumere in sé lo strumentalismo bolognese, la cantabilità napoletana, la coralità contrappuntistica veneta e la solidità della scuola romana, questo grande compositore italiano vive oggi una rinascita che in qualche modo compensa la grave mancanza di attenzione nei suoi confronti.

Il re del dolore è uno degli esempi più eclatanti della qualità compositiva di Caldara. Seppur imperfetto nella veste strutturale, la maggior parte delle pagine di questo sublime oratorio, composto nel 1722 su un testo del Pariati, assurge ad un altezza talmente elevata da poterle, con le parole del Burney, addirittura paragonare ad Händel.

Nel 1957 la prima ripresa moderna di questo oratorio organizzata da Francesco Siciliani, nell'esecuzione dei complessi dei Wiener Singakademie e della Radio-Symphonieorchester Berlin diretti da un giovane Bruno Bartoletti e con una compagnia di canto di grande livello (Lucille Udovik e Jolanda Menguzer, soprani, Irene Companez, contralto, Alvino Misciano, tenore, Fernando Corena, basso) e nel 1959 la RAI radiotelevisione italiana registrò una nuova esecuzione, con l'Orchestra e il Coro sinfonico di Torino della RAI diretti da Mario Rossi e con la partecipazione dei cantanti Ester Orell, Nicoletta Panni, Luisella Ciaffi Ricagno, Carlo Franzini e Plinio Clabassi.

Registrazione, questa, che è oggi riproposta sul 5 canale della Filodiffusione.


Una scheda internet per Caldara

Il programma dei Wiener Singakademie del 1957

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