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Kasabian


Dopo lo scioglimento degli Oasis il pubblico amante dei suoni provenienti dall’Inghilterra è stato conquistato da quelli che da sempre sono stati indicati come gli eredi naturali dei Gallagher, i Kasabian, la celebre band di Leicester attesissima al varco del quarto album, Velociraptor, uscito il 20 settembre, già uno dei dischi dell’anno.

Velociraptor è un grande disco rock e presenta i Kasabian in forma smagliante: il primo singolo, Days are Forgotten, che avete sentito a London Live 2.0 ha avuto un grande successo sui network radiofonici. La band ha rilasciato un’intervista alla bibbia del rock inglese NME dove definisce il nuovo disco un urlo primordiale. La forza dei Kasabian il pubblico italiano ha imparato a conoscerla per bene dapprima con i suoi concerti sold out di Milano, Bologna e Treviso, poi con i concerti a supporto di Muse (a San Siro davanti a 62mila persone) e poi ancora con gli U2 a Torino nel 2009.

La consacrazione live definitiva per la band capitanata da Sergio Pizzorno (chitarrista di chiare origine italiane) è giunta ad inizio settembre 2011 quando erano, con Arctic Monkeys, la band più attesa dell’I-day Festival di Bologna, una esibizione di fronte ad oltre 12mila persone. Poi, dopo il sold-out all’Alcatraz di Milano, ecco i due esauriti a Padova e Roma alla fine di febbraio. Velociraptor è il quarto episodio della storia dei Kasabian, e dentro il disco, prodotto dal genio Dan The Automator, troviamo il ritmo robotico e claustrofobico del kraut rock, gli anni ’70 con la loro psichedelia, il rock degli anni 90, lo stile british delle melodie accattivanti anche quando si fanno più aggressive e soprattutto una ricerca attraverso il pop, l’elettronica ed anche l’hip-hop che va ben oltre le attese dovute ai precedenti album della band che contenevano singoli come LFS, Club Foot, Reason Is Treason, Shoot The Runner, The Empire, Fire, Vlad The Impaler ed Underdog, tutti brani entrati nelle playlist dei dj e delle radio più importanti del mondo e in diverse colonne sonore di film o videogame.

Il loro precedente album, West Ryder Pauper Lunatic Asylum, terzo nella discografia della band e secondo numero uno nelle classifiche inglesi, ha venduto quasi un milione di copie nel mondo confermando la collocazione dei Kasabian ai piani più alti del rock. Oltre a procurare al nuovo decennio il primo vero inno da festival nelle fattezze del singolo "Fire" (un hit da Top 3 nelle charts inglesi), quel disco ha fruttato alla band una serie quasi ininterrotta di premi e nomination: un premio come miglior gruppo britannico ai Brit Awards, miglior album per la rivista Q, nomination al Mercury Prize, il riconoscimento di miglior album agli NME Awards e altri ancora.

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