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L'opera lirica: Der Junge Lord (Il giovane Lord)

in onda martedì 29 novembre alle ore 21,00

L'opera lirica: Der Junge Lord (Il giovane Lord)Il nostro odierno appuntamento, dedicato come sempre agli appassionati dell'opera, offre soprattutto a quanti non abbiano grande familiarità con la musica d'oggi l'opportunità di avvicinarsi ad essa mediante uno dei meccanismi di più infallibile successo.

La chiave della comicità apre infatti facilmente molte porte; tale sarà il nostro approccio alla musica del compositore vivente Hans Werner Henze (nato in Germania nel 1926), che altrove potrebbe presentarsi assai lontana dall'immediatezza comunicativa cui la tradizione del belcanto ci ha abituati.

Nel 1964, abbandonata l'idea di basarsi su "Pene d'amor perdute" di Shakespeare per realizzare l'opera buffa commissionatagli dall'Opera di Berlino, Henze si rivolse all'amica scrittrice e poetessa austriaca Ingeborg Bachmann (e consigliamo agli appassionati di leggere il carteggio tra i due, specchio di un'amicizia ma anche interessante spaccato di storia e politica...) che gli fornì il libretto prendendo spunto da una fiaba di Wilhelm Hauff, favolista tedesco morto nel 1827 a soli 25 anni.

"Der Junge Lord" ("Il giovane Lord") si muove sulla scia di illustri esempi della tradizione comica, da Mozart a Rossini, e si affida ad elementi drammaturgici e musicali di grande efficacia, inseriti come vedremo in una poetica totalmente immersa nelle problematiche del presente.

La storia narra della grande attesa dei cittadini di un'immaginaria città tedesca per l'arrivo di un ricco Lord inglese; un improbabile seguito, fatto di animali e servitori venuti da terre lontane, precede Sir Edgar in una processione irreale, che sconcerta gli astanti; la riservatezza dell'inglese, che rifiuta ogni affettato invito dei nobili della città, verrà presa come un'offesa, della quale notabili cittadini e nobildonne intendono vendicarsi.

L'incontro tra due mondi così lontani si circonda, come nella migliore tradizione del teatro musicale, di percorsi narrativi paralleli che si intrecciano al soggetto principale: si delineano così nuovi personaggi (la dolce Louise, il suo innamorato Wilhelm e il nipote del Lord) con gli immancabili intrighi amorosi.

Il già instabile equilibrio della comunità cittadina viene sconvolto dall'arrivo di un circo che è snobbato da tutti, mentre il Lord lo apprezza ospitandolo addirittura in casa sua; finalmente, per la gioia della società-bene, il Lord organizzerà una festa a casa sua, ma sarà proprio allora che, dopo scene audaci e di violenza inaspettata, alla fine di una danza sfrenata il nipote del Lord si rivelerà come Adamo, lo scimmione del circo.

Nel lavoro abbondano stilemi tipici del melodramma ottocentesco, scene d'insieme e colpi di teatro, usati da Henze per esprimere temi tragici come ipocrisia, alienazione ed emarginazione; l'ironia, più innocente nel primo atto, nel secondo si trasforma in una risata amara, quella assurda ed inaspettata dell'uomo-scimmia.

"Der Junge Lord" è un'opera che colpisce, anche mediante continui riferimenti mozartiani usati da Henze, per una sorta di intima leggerezza rivestita di profondità e impegno morale; dopo il grande successo ottenuto nella prima berlinese del 1965 l'opera venne subito felicemente rappresentata anche al Teatro dell'Opera di Roma; la versione che ve ne proponiamo (realizzata all'Opera di Berlino nel 1968) è stata pubblicata anche in video, ed è possibile gustarne alcune scene curiosando sul web.

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