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La Notte della Taranta

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SABATO 22 AGOSTO – MELPIGNANO – SALENTO

La Notte della Taranta è una delle più importanti manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. L’evento, che si svolge in Salento, è dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della pizzica, musica tradizionale salentina, e alla sua contaminazione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica.


Un batterista e un bassista d’eccezione per Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, pizzicato ieri sera in una tenuta del Salento in compagnia di Paul Simonon e Tony Allen, due degli ospiti  internazionali del concertone finale della Notte della Taranta in programma sabato prossimo a Melpignano, davanti a 200mila persone.

I tre si esibiscono in una originalissima versione de “Lu rusciu de lu mare”, uno dei brani simbolo della tradizione musicale salentina.

Sangiorgi sabato assisterà alla performance di Ligabue (che canterà in salentino “Beddha ci dormi”) dal backstage del concertone, dove ci saranno anche Serena Dandini, i fratelli Carlo ed Ennio Capasa, Domenico Procacci e Kasia Smutniak, Stefania Della Rocca, Oscar Prudente, Chiara Mastroianni, Fabio Novembre. Ma anche politici come il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, e tanti altri.


Per vivere "La Notte della Taranta", basta sintonizzarsi su Radio2 il 22 agosto

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I NUMERI DE LA NOTTE DELLA TARANTA 

18 le edizioni del Festival

17 le tappe dell’edizione 2015 in tutto il Salento

200mila gli spettatori attesi al Concertone finale di Melpignano

330mila gli spettatori complessivi della fase itinerante

60 i gruppi di musica popolare che si esibiscono nelle diverse tappe

22 i componenti dell’Orchestra Popolare

15 milioni di euro di ricaduta economica sul territorio (fonte: Eventi, cultura e sviluppo. L’esperienza de La Notte della Taranta di Giuseppe Attanasi e Filippo Giordano, Università Bocconi)

                                                       

GLI OSPITI DEL CONCERTONE

Come ogni anno, i musicisti dell’Orchestra della Notte della Taranta, verranno affiancati da ospiti prestigiosi della scena musicale italiana e internazionale. In quest’edizione, il ruolo di Maestro Concertatore è stato affidato a Phil Manzanera, ex chitarrista dei Roxy Music e produttore per importanti artisti quali David Byrne, Brian Eno, Annie Lenox e Pink Floyd. Parteciperà alla diciottesima edizione della Notte della Taranta anche l’acclamata rock star italiana Luciano Ligabue, che rivisiterà un suo celebre brano in chiave per l’occasione.

Suoneranno con Manzanera e Libague anche prestigiosi artisti internazionali come Paul Simonon, meglio noto come bassista dei The Clash, Tony Allen, batterista nigeriano tra i fondatori della musica Afrobeat, Andrea Echeverri, chitarrista e leader della band colombiana Los Aterciopelados e Anna Phoebe, violinista londinese della Trans-Siberian Orchestra e Raul Rodriguez, chitarrista spagnolo di flamenco.

 

DIRETTA TV E RADIO 

Il Concertone finale sarà trasmesso in esclusiva su Rai5 e Radio2 Rai a partire dalle h 22.30.

 

LA PIZZICA

Ballo appartenente alla famiglia delle tarantelle. Si distingue in:  

- pizzica-scherma,  danza di sfida dove le due dita (indice e medio) della mano mimano il coltello e i contendenti dimostrano la propria abilità nello schivare e colpire l’avversario

- pizzica di corteggiamento non può esserci contatto fra i ballerini

- pizzica tarantata  danza libera da schemi dove ognuno libera la propria mente alla ricerca di un benessere procurato dal rapporto fra musica e movimento del corpo.


IL TARANTISMO

Fenomeno socio-antropologico con il quale i morsi e rimorsi della taranta venivano curati con un dispositivo che prevedeva la credenza nel morso velenoso della taranta e la cura attraverso i suoni ed il ballo della pizzica con l’intercessione di San Paolo o altri santi.

LA TARANTOLA

Animale mitico a cui venivano attribuite caratteristiche che la avvicinano alle divinità zoomorfe. Nell’immaginario collettivo la taranta sarebbe grande e colorata come la LYCOSA TARENTULA  ma in realtà il più velenoso è più piccolo e con 13 macchie da cui prende il nome latrodectus tredicimguttatus. Nella tradizione la tarantata tende a riprodurre, con la danza, le movenze e caratteristiche della taranta che lo ha pizzicato.

IL GRIKO

La lingua definita grico salentino, scritta in caratteri latini, è riconosciuta nell’ambito delle minoranze linguistiche greca d'Italia riconosciute dallo Stato Italiano.  Detto grecanico, il grico è  parlato nella Grecìa Salentina. Secondo gli studiosi Gerhard Rohlfs e di Gēorgios N. Hatzidakis, le radici del grico risalgono al tempo della colonizzazione greca dell’Italia meridionale e della Sicilia: questa teoria è avallata alla moltitudine di parole del dialetto dorico e di antichi termini greci antichi presenti nel vocabolario grecanico. Il grecanico, come lo Tsakonico (un dialetto greco meridionale), può essere considerata una variante dorica del greco antico e ha avuto una sua evoluzion indipendente dalla koinè ellenica da cui deriva il greco moderno.


LA GRECIA SALENTINA

La Grecìa Salentina è un'area del Salento dove è ancora diffuso il Grico. Di quest'area fanno parte i comuni di: Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino. Questi comuni sono riuniti nell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, condividono non solo la cultura e (in parte) la lingua, ma anche una serie di servizi comprensoriali. La sede dell'Unione è a Calimera.


LA STORIA DEL FESTIVAL

Nato nel 1998 su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell’Istituto "Diego Carpitella", in diciotto anni il festival si è reso protagonista di una crescita straordinaria per dimensioni, affluenza e prestigio culturale. Diverse le  tappe fondamentali che ne hanno scandito l’evoluzione: nel 2000 è nato il Festival Itinerante, una rassegna dei gruppi più rappresentativi della pizzica salentina, che quest’anno coinvolgerà 17 comuni (gli aderenti all’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, più le città di Lecce, Galatina, Alessano e Cursi) in un viaggio all’insegna della musica e della tradizione che culminerà con il Concertone; nel 2004, con Ambrogio Sparagna, è nata l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, attiva tutto l'anno nel nostro Paese e nel mondo; dal 2010 l'organizzazione è a cura della Fondazione La Notte della Taranta.


LA FORMULA

La formula del festival, che culmina nel Concertone finale di Melpignano (Le) - che coinvolge da solo circa centocinquantamila spettatori e che viene seguito da decine di migliaia di persone anche nella prova generale del giorno precedente -  si caratterizza in maniera del tutto originale e innovativa per la presenza di un Maestro Concertatore, invitato a reinterpretare i classici della tradizione musicale locale avvalendosi di un gruppo di circa trenta tra i migliori musicisti del Salento, con la partecipazione di ospiti della scena musicale italiana e internazionale.


I MAESTRI CONCERTATORI

Questi i Maestri Concertatori che hanno contribuito alla crescita de La Notte della Taranta, avvicendandosi nei primi quindici anni di Festival e continuando spesso a collaborare con l'Orchestra Popolare in occasione di concerti speciali in Italia e all'estero: Daniele Sepe (1998), Piero Milesi (1999 e 2001), Joe Zawinul (2000),Vittorio Cosma (2002), Stewart Copeland (2003), Ambrogio Sparagna (2004, 2005, 2006), Mauro Pagani (2007, 2008, 2009), Ludovico Einaudi (2010, 2011), Goran Bregovic (2012), Giovanni Sollima (2013, 2014).


LA NOTTE DELLA TARANTA NEL MONDO
 

Nel corso degli anni l’Orchestra popolare de La Notte della Taranta ha tenuto concerti in tutto il mondo. Tra le tappe più significative: Pechino, New York, Londra, Boston, Cartagine, Rio de Janeiro, Kuwait city, Duisburg, Varsavia, Lisbona, Amman.


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