[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Orchestre d'Europa: Berliner Philharmoniker (seconda puntata)

in onda domenica 11 settembre alle ore 16,00

Orchestre d'Europa: Berliner Philharmoniker (seconda puntata)Si dice che Margaret Thatcher abbia ammirato e invidiato apertamente il potere assoluto che Herbert von Karajan esercitava sui Berliner Philharmoniker. L'imperatore incontrastato e riverito dell'intera scena musicale europea aveva fatto dei Berliner il proprio feudo inespugnabile. «Rimarrò con voi fino alla morte», fu la sua promessa quando nel 1954 l'assemblea dei filarmonici lo proclamò all'unanimità direttore a vita, conferendogli un onore e un privilegio che nessuno dei suoi tre più illustri predecessori, Hans von Bülow, Arthur Nikisch e Wilhelm Furtwängler, aveva mai osato sperare.

Il sodalizio si rivelò un trionfo per entrambe le parti. Dopo il buio della guerra, l'orchestra aveva ritrovato sicurezza e prestigio con il direttore austriaco, il quale a sua volta concludeva un'anticamera durata vent'anni, quasi sempre in lotta con il rivale Furtwängler che, fino alla fine, tentò in tutti i modi di sbarrargli la strada alla successione.

Ma anche il più celebre matrimonio artistico nella storia musicale del secolo scorso ha avuto appannamenti e momenti di crisi. Al centro di un braccio di ferro che rappresentò una prima incrinatura del rapporto tra direttore e orchestra fu il tentativo di Karajan di imporre come primo clarinetto la tedesca Sabine Meyer, in contrasto con la tradizionale diffidenza maschilista dell'orchestra. Vinse lui, ma solo il primo round. La talentuosa clarinettista lasciò l'orchestra dopo nove mesi optando per la carriera di solista.

L'episodio è emblematico non tanto della disputa sessista sulla scelta degli orchestrali, quanto della gelosa difesa della propria autonomia da parte dell'austera e ultracentenaria istituzione tedesca, arroccata con spirito prussiano nel tutelare la tradizione e le regole di fronte a quello che era parso un 'grave affronto'.

Il prestigioso complesso orchestrale ha potuto vantare anche la collaborazione sul podio di musicisti quali Richard Strauss, Gustav Mahler, Johannes Brahms e Edvard Grieg. Di quest'ultimo ascolteremo ilConcerto per pianoforte e orchestra in La minore op. 16, unico concerto per strumento solista e orchestra scritto dal compositore norvegese.

Concepito nel 1868 a Sollerod in Danimarca, durante un felice soggiorno in compagnia della moglie e della figlia per beneficiare di un clima più caldo rispetto a quello scandinavo, il concerto è spesso paragonato al Concerto per pianoforte di Schumann, che Grieg aveva ascoltato suonato da Clara Schumann a Lipsia nel 1858: stessa tonalità, stesso carattere sognante e stesso equilibrio tra solista e orchestra. L'opera rivela l'interesse di Grieg per la musica popolare norvegese, il cui gusto è presente nella la fioritura iniziale e nell'ultimo movimento, con rimandi alla'Halling , danza popolare norvegese, e allo stile delle composizioni per il violino popolare norvegese.

Il secondo ascolto del programma della rubrica Orchestre d'Europa dedicato all'orchestra tedesca presenta sempre nella lettura di Herbert von Karajan la Sinfonia n.4 in Mi minore op. 98 di Johannes Brahms. Considerata dalla critica il momento culminante dell'arte compositiva brahmsiana, la composizione spiccatamente romantica e lirica mostra tutta la nostalgia dell'autore per l'arte musicale del passato. Nel movimento finale, Allegro energico e passionato, tecniche compositive barocche sono impiegate per elaborare un tema di ciaccona tratto dal coro finale della Cantata BWV 150 di Johann Sebastian Bach.

La seconda 'Danza nell'osteria del villaggio' (Der Tanz in der Dorfschenke) di Franz Liszt da due episodi dal "Faust" di Nikolaus Lenau concluderà il secondo programma dedicato Berliner Philharmoniker.


Berliner Philharmoniker

[an error occurred while processing this directive]