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L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)

in onda martedì 9 novembre alle ore 20,00

L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)La Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 fu composta tra il 1845 e il 1846. È un lavoro che appartiene al periodo della maturità dell'autore, e che lo impegnò molto sia sul piano intellettuale che su quello della traduzione formale delle idee, tanto che Chopin ebbe bisogno di un arco di due anni per concluderlo, con molti ripensamenti, riprese ed abbandoni.

Questo spirito inquieto lo si coglie nella struttura compositiva, nell'espansione tumultuosa delle linee di canto, nella dinamicità con cui la scrittura viene elaborata, soprattutto nell'ultimo dei quattro movimenti, "Finale: Allegro", e nel primo, "Allegro moderato". Di segno meno travagliato sono lo "Scherzo: Allegro con brio", che nel Trio esibisce una melodia appassionata, e il "Largo", dall'atmosfera incantata e notturna.

La Sonata fu dedicata al celebre violoncellista Auguste Franchomme, il quale la eseguì con lo stesso Chopin al pianoforte nel febbraio del 1848, alla Salle Pleyel di Parigi. Chopin suonò più volte la Sonata in casa propria, insieme con l'amico Franchomme, di cui si avvalse anche della collaborazione per risolvere tutti quei passaggi complessi e arditi che non mancano soprattutto nel primo e nell'ultimo movimento di questo capolavoro.

Composti negli stessi anni della Sonata op. 65, i due Notturni per pianoforte op. 62, nelle rispettive tonalità di si maggiore e mi maggiore, sono privi dell'elemento virtuosistico tanto caro agli interpreti, ma traboccano di poesia, a tal punto che il secondo può essere annoverato tra i più belli della produzione chopiniana di notturni.

La "Gazzetta Musicale" in una recensione del 1847 sostenne che "questi due brani dall'andamento lento, dalle tinte malinconiche, esalano un misterioso profumo di poesia. Queste melodie febbrili, quest'armonia inquieta e trascinante ne fanno delle opere di grande ricchezza interiore".

Frédéric Chopin (Wikipedia)

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