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La musica strumentale italiana e un pensiero rivolto a Alberto Mantelli

Importante dirigente RAI ma soprattutto finissimo musicologo e uomo di cultura e ricerca

La musica strumentale italiana e un pensiero rivolto a Alberto MantelliQuando ci si rivolge alla tradizione musicale italiana, così, senza pensarci, di primo acchitto, è difficile non ragionare con il preconcetto del mandolino e della canzone cuore in mano, sia essa l'aria d'opera leggiadra o truce, sia essa l'ardita e appassionata canzone d'amore prima contigua all'aria, poi tutta napoletana, infine di genere.

Eppure, a studiare un po' meglio le cose, a rifletterci su senza rancori, sembra strano, ma la musica strumentale italiana, pensata, composta in Italia, eseguita in Italia, non solo è di un'importanza fondamentale nel circolo della produzione/fruizione ma riveste un ruolo determinante nella creazione di strutture, archetipi e mode che in una storia della musica possano essere portate a fondamento di successivi sviluppi estetici e formali.

Questo vuole sottolineare il programma "La musica strumentale nell'Italia del sec. XVII" che ripropone una notevole scelta di composizioni delle scuole musicali italiane.

Attorno alle scuole, infatti, ci piace notare, si fonda quella tradizione strumentale e soprattutto quella divertita e caleidoscopica attività che porta piano piano alla codifica di forme e tecniche poi assunte e assurte a linguaggio europeo (danze, canzoni, forme complesse - sonate, suites, sinfonie ma anche le basi delle metamorfosi tecniche spesso comuni al più austero e contrappunto)

E tra la grande quantità di musicisti di chiara eccellenza il programma focalizza la sua attenzione su composizioni del grande Alessandro Stradella, di Biagio Marini e di quel genio straordinario a nome Frescobaldi.

Ma qui, ora, proprio sottoponendo all'attenzione del pubblico di Auditorium questo programma di targa RAI, accendiamo i riflettori anche su un grandissimo personaggio della nostra storia aziendale e della cultura italiana, quell'Alberto Mantelli, torinese tra il 1914 e il 1967, musicologo e fondatore di RadioTre, che già nel 1948 scriveva sugli "Aspetti della musica strumentale del seicento", pubblicandoli nella collana "Incontri a Capri" della RAI, quasi a voler sottolineare per noi il filo di un impegno che dal grande uomo di cultura, organizzazione e spettacolo discende nell'attività quotidiana dell'azienda anche dopo 60 anni.

La musica strumentale in Itala del sec. XVII, RAI, Auditorium V Canale Filodiffusione, giovedì notte, il 26 agosto, tra le 1 e 25 e le 2.


Alberto Mantelli in Wikipedia

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