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Personaggi in cerca d'autore: Romeo e Giulietta

in onda martedì 4 dicembre alle ore 21

Personaggi in cerca d'autore: Romeo e Giulietta Non abbiamo proprio potuto resistere al loro richiamo: i personaggi che cercano oggi il loro autore sono troppo amati, legati all'immaginario collettivo, alla cultura letteraria, ai ricordi musicali di molti di noi, e quindi Giulietta e Romeo meritano, insieme a tutto il nostro affetto, alcune annotazioni in calce alle proposte odierne.

"The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet": questo il titolo originale dell'opera di William Shakespeare, i cui topoi (amore contrastato, morte apparente) sono da ritrovare nell'antichità; le due famiglie rivali sono citate nel Purgatorio dantesco, e una prima versione della storia dei due amanti - qui coi nomi, molto poco elegiaci, di Mariotto e Ganozza - risale alla fine del 1400; dal 1530, nella "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti" nomi e luoghi della storia si definiscono come oggi li conosciamo; ispirato alla "Tragicall Historye of Romeus and Juliet", poema in versi di Arthur Brooke, Shakespeare elabora classicamente, in un prologo e 5 atti la sua tragedia, un'opera di assoluta genialità ed altissima arte, per molti versi insuperata.

Naturalmente la musica non poteva ignorare un soggetto come questo, e dal 1796 molte sono le versioni teatrali della storia degli sfortunati amanti, con le opere di Zingarelli, Vaccaj e Bellini; nel 1839 il soggetto viene preso da Hector Berlioz per la sua Sinfonia Drammatica op. 17 per soli, coro e orchestra dedicata a Paganini; l'imponente composizione, in 5 scene con prologo recitativo e finale, presenta momenti orchestrali tra cui lo Scherzo della regina Mab, che descrive il fantastico sogno di Mercuzio, e che ascolteremo dalla Boston Symphony Orchestra diretta da Charles Munch.

Altra opera romantica è quella su cui Charles Gounod iniziò a lavorare nel 1839, durante il suo soggiorno italiano a villa Medici e che vide le scene nel 1867; dal 2° atto dell'opera ascoltiamo "Ah! Leve-toi soleil" nell'interpretazione del tenore Nicolai Gedda e della Philharmonia Orchestra diretti da Alceo Galliera.

Tra le versioni musicali del soggetto shakespeariano non legate direttamente al teatro quella di Piotr Ciajkovskij è forse la più nota; il soggetto dell' Ouverture-Fantasia era stato suggerito al compositore dal collega Balakirev, e dopo l'insuccesso della prima esecuzione del 1870 la sorella di un altro musicista del Gruppo dei Cinque, Glinka, spinse Ciaikovskij a rielaborare la composizione, che vide la sua versione definitiva solo nel 1886; ad eseguire questa celebre Ouverture, in cui sia i temi melodici - ora veementi ora dolcissimi - che la ricchezza dell'orchestrazione esprimono meravigliosamente le diverse situazioni del dramma, è la Philharmonia Orchestra sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli.

Nato in Norvegia nel 1840 e morto nel 1911, Johan Svendsen non è compositore da noi molto conosciuto; anch'egli dedicò un suo lavoro sinfonico a Romeo e Giulietta, l'Ouverture op. 18 che ascoltiamo nell'esecuzione della Philharmonia Orchestra diretta dalla musicista israeliana Dalia Atlas.

Giulietta e Romeo tornano sulle tavole del palcoscenico nel balletto di Sergei Prokofiev; già pronta dal 1934, l'opera fu rifiutata dal Teatro Kirov che pure l'aveva commissionata (perché "le persone vive possono ballare, quelle morte no") e poi dal Bolshoi che la dichiarò impossibile da danzare; riveduto e rappresentato a Brno, in Cecoslovacchia, nel '38, il balletto approdò ai massimi teatri russi, ed è oggi a buon diritto nel repertorio dei ballerini di tutto il mondo; ne ascoltiamo alcuni brani eseguiti dalla Cleveland Orchestra con Lorin Maazel.

Con lo struggente Tema d'Amore di Nino Rota tratto dalla colonna sonora del bel film di Zeffirelli del 1968 salutiamo i due protagonisti che, fortunatamente, hanno trovato i loro autori.

Romeo e Giulietta (Wikipedia)

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