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Almanacco in musica

anniversari e ricorrenze del 15 gennaio - in onda alle ore 8,00

Almanacco in musicaIl nome di Giovanni Battista Sammartini(Milano, 1700 o 1701 - 15 gennaio 1775) è assai legato alla sua città natale; all'inizio del XVIII secolo non era presente a Milano - come invece a Napoli o Venezia - una importante scuola operistica, mentre fiorivano i laboratori dei liutai e la musica strumentale era assai coltivata sia da professionisti che da dilettanti; tutto questo influì molto nelle scelte musicali di Sammartini.

Durante la sua vita il compositore ebbe fama soprattutto in Francia ed Inghilterra, Austria e Boemia, più interessate dell'Italia a pubblicare ed eseguire musiche dedicate non ai divi del belcanto ma ad orchestrali e strumentisti; controversa è stata pure l'opinione della critica su un autore che certo va annoverato tra i musicisti italiani più notevoli del periodo in ambito sinfonico e cameristico.

Giovanni Battista Sammartini - Quintetto n. 3 in sol mag per 3 vl vla e vcl

Nella produzione giovanile di Johannes Brahms i Quattro Canti per coro femminile 2 corni e arpa rappresentano un momento di particolare felicità creativa; ognuno di essi, pur nella specifica caratterizzazione dell'organico, realizza un piccolo progetto formale in sé compiuto e ben identificato.

Nel primo i corni creano un'aura di nostalgica lontananza dove echeggia il suono d'arpa citato nel titolo; il secondo è la trasposizione di una canzone contenuta ne "La dodicesima notte" di Shakespeare, e con il suo andamento accordale riproduce, trasfigurandole, le sonorità di un liuto.

Ne Il Giardiniere nella serenità dal testo di Eichendorff si compenetra sia la descrizione naturalistica che la visione del rapporto amoroso, qui vissuto come gaio ed appagante.

Contrasta totalmente con l'atmosfera serena l'ultimo di questi canti, che appare il più notevole sia per estensione che per elaborazione formale; basato su un testo di Ossian esso è il canto funebre con cui il coro invita una fanciulla a piangere il suo amato ucciso in battaglia.

Johannes Brahms - Vier Gesänge op. 17 (prima esecuzione: Amburgo, 15 gennaio 1861)

Le Sette canzoni popolari spagnole di Manuel De Falla appartengono alla produzione di più schietta ispirazione nazionalistica che al folklore autoctono attinse - tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX - per nobilitare generi e forme prima relegate nel circuito musicale popolare vivificando quindi la produzione colta, e per dare più forte affermazione alle peculiarità delle singole culture.

Qui sono i ritmi di danza proposti sia dallo strumento che dalla voce e le inflessioni delle frasi melodiche a riportare ad una tradizione, quella spagnola, di fortissima ascendenza popolare; De Falla li elabora senza sovrastrutture, anche se talora emergono qua e là elementi di novità compositiva che fanno di queste miniature un lavoro di grande interesse.

Manuel De Falla - Siete canciones populares españolas (prima esecuzione: Madrid, 15 gennaio 1915)

Il Pianista Friedrich Gulda, già brillantissimo e trasgressivo interprete che ha coniugato nella sua attività la tradizione musicale di Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Debussy e Ravel con il jazz, ha dedicato come compositore questo piccolo brano al figlio Paul, pianista anche lui.

Friedrich Gulda - For Paul, per pf (prima esecuzione: Vienna, Konzerthaus, 15 gennaio 1974)


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