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Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in Italia

in onda sabato 18 febbraio alle ore 21,00

Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in ItaliaDa oltre trent'anni Auryn, l'amuleto della "Storia Infinita" di Michael Ende, è il simbolo di uno fra i più celebri quartetti d'archi oggi in attività. Dalla sua fondazione avvenuta a Colonia nel 1981, il Quartetto Auryn si è infatti esibito in tutti i principali centri della vita musicale internazionale e nei più importanti festivals. Questa settimana sarà in Italia per due concerti, il primo dei quali avrà luogo per conto dell'Associazione Amici della Musica domenica 19 febbraio presso la Sala dei Notari nel Palazzo dei Priori a Perugia e il secondo mercoledì 22 febbraio presso il Teatro Comunale di Vicenza per la Società del Quartetto. In entrambe i casi il Quartetto Auryn affronterà la non indifferente impresa costituita dall'esecuzione del monumentale Quartetto op. 130 di Beethoven, comprensivo della Grande Fuga op. 133, originariamente concepita dall'Autore come Finale del quartetto medesimo e successivamente scorporata come opera autonoma e sostituita con un altro Finale nel 1826. La Grande Fuga è in effetti opera tra le più ardite ed enigmatiche del genio di Bonn, e la sua comprensione da parte del pubblico tardò parecchi decenni ad arrivare: nel XIX secolo il compositore Louis Spohr arrivò a definirla "un indecifrabile, incomprensibile orrore", giudizio fortunamente ribaltato da Igor Stravinsky che di essa scrisse: "È il più perfetto miracolo di tutta la musica. Musica contemporanea che rimarrà contemporanea per sempre".

Il pianista Maurizio Pollini, che ha compiuto il mese scorso settant'anni, tornerà ad esibirsi presso il Teatro alla Scala di Milano lunedì 20 febbraio, per un concerto straordinario il cui programma sarà interamente dedicato alla musica dei due compositori che nel XIX secolo hanno più di ogni altro esplorato le possibilità tecniche ed espressive del pianoforte: si tratta - come è facile intendere - di Franz Liszt e Frédéric Chopin, e a proposito di quest'ultimo Pollini ha dichiarato in un'intervista rilasciata al Corriere delle Sera nel 2008: "La musica di Chopin mi ha accompagnato tutta la mia vita, fin da quando ero bambino. Ma come l'esperienza sempre diventa più ricca, così il mio amore per la sua musica è diventato più grande anno dopo anno: forse perché la capisco meglio....e mi sento anche più divertito: non finisco mai di sorprendermi". E allo stesso modo saranno sicuramente sorpresi gli spettatori del Teatro alla Scala nell'ascoltarlo lunedì prossimo alle prese con alcune tra le pagine più celebri e amate del repertorio chopiniano (Fantasia op. 49, Notturni op. 62, Polacca-Fantasia op. 61 e Scherzo op. 20), seguite da alcune delle enigmatiche e profetiche ultime pagine pianistiche di Liszt e dalla sua monumentale Sonata in si minore.

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